Settimana cruciale per l’inchiesta sulla sciagura di Monteforte Irpino (Avellino) dove domenica 28 luglio un pullman è precipitato dal viadotto della A16 provocando la morte di 38 persone. I primi risultati delle perizie disposte dalla Procura di Avellino saranno a giorni sul tavolo dei magistrati: il procuratore Rosario Cantelmo, insieme con i sostituti, Cecilia Annecchini e Armando Del Bene, hanno chiesto ai consulenti di far luce su due principali aspetti dell’incidente: l’eventuale avaria meccanica del pullman che nonostante avesse superato nell’aprile scorso l’ultima revisione aveva già percorso 900 mila chilometri dal 1995 quando l’automezzo fu immatricolato per la prima volta; la sicurezza delle barriere autostradali e la manutenzione del tratto dell’A16 in cui è avvenuto l’incidente. Ulteriori utili elementi per l’inchiesta potrebbero venire dall’autopsia sul corpo di Ciro Lametta, l’autista del bus, che verrà eseguita nella giornata di oggi: medico legale incaricato dalla Procura, Carmen Sementa, dovrà accertare le condizioni fisiche di Lametta al momento dell’incidente. Di particolare importanza, anche le conclusioni a cui giungerà Alessandro Miele, l’ingegnere meccanico esperto di infortunistica stradale, che sta svolgendo accertamenti anche sulla carcassa del pullman, accartocciata e quasi spezzata in due: il danneggiamento irrimediabile del cronotachigrafo rende più difficili le indagini ma – questa una delle domande poste dagli inquirenti – il perito dovrà accertare se, come hanno pure affermato alcuni testimoni, il pullman abbia perso alcune parti meccaniche prima di sfondare il viadotto e precipitare. Ai raggi X del consulente, i due reperti, che apparterrebbero all’impianto di trasmissione, recuperati dalla Polstrada sulla carreggiata ad un chilometro dal punto finale di impatto. Quando saranno stati raccolti sufficienti elementi, cominceranno gli interrogatori dei tre indagati, che potrebbero cominciare a partire da giovedì prossimo: insieme a Gennaro Lametta, titolare dell’agenzia di viaggio che aveva noleggiato l’automezzo, Michele Renzi, responsabile di tronco dell’A16, e Antonio Sorrentino, responsabile della manutenzione del tratto, devono rispondere di concorso in omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Intanto, dall’ospedale Moscati di Avellino, è stata dimessa stamattina Lucia Frenna, 53 anni: aveva riportato una ferita alla testa dopo che la sua auto era stata tamponata dal pulmann. Prosegue positivamente il decorso di Clorinda Iaccarino, la 44enne di Pozzuoli (Napoli) che nel bus ha perso il marito e la figlia di 22 anni. Dopo essere uscita dal coma farmacologico, in cui è stata tenuta a scopo precauzionale fino a sabato scorso, appare vigile sia pure in uno stato di dormiveglia. Nella giornata di domani, verrà sottoposta ad un nuovo intervento al bacino.