Il personale del Comando Stazione del C.F.S. di Forino, in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (N.I.P.A.F.) del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Avellino, in data odierna, alla località “Carpisani” di Solofra (Av), ha accertato una serie di sversamenti illeciti di reflui domestici nel torrente Solofrana. Le attività di controllo, indotte da denunce e numerose segnalazioni, pervenute alla locale Stazione ed anche alla Centrale Operativa 1515 del C.F.S., hanno comportato, già nei giorni scorsi, una serie di verifiche nella Valle dell’Irno e specificatamente nei comprensori di Montoro e Solofra, finalizzate alla conformità degli scarichi di reflui di aziende operanti nel settore conciario, nonché di civili abitazioni, insistenti lungo le pertinenze del torrente Solofrana. Dai controlli effettuati sono emerse diverse violazioni al Testo Unico Ambientale in materia di scarichi illeciti. In particolare, da un’attenta perlustrazione da parte degli agenti, eseguita lungo gli argini del torrente, sono state rilevate, in più punti, fra la rigogliosa vegetazione ripariale, condotte in polietilene provenienti da diverse civili abitazioni, che, addirittura, al momento della constatazione, sversavano reflui di origine domestica nel torrente. A fronte di quanto accertato sono state effettuate opportune verifiche presso le abitazioni riconducibili a tali scarichi, risultati illeciti e non preventivamente autorizzati. I responsabili, in qualità anche di proprietari delle abitazioni oggetto di controllo, non sussistendo illeciti penali, sono stati sanzionati amministrativamente a norma del Decreto Legislativo 152/2006 e ss.mm.ii., per diverse migliaia di euro. Gli scarichi illeciti sono stati interdetti ad opera di specifiche ordinanze del Sindaco competente, a salvaguardia dell’ecosistema fluviale. La complessa attività d’indagine, posta in essere dagli uomini del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Avellino, si inquadra fra le iniziative investigative, tese, come sempre, alla salvaguardia del territorio ed in particolare al monitoraggio dei bacini idrografici e nello specifico del torrente Solofrana, afflunte del fiume Sarno, noto quale fra i più inquinati d’Italia.