All’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, gli investigatori del Commissariato di P.S. Telese Terme (BN), in data odierna, hanno dato esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di dimora, emessa, in data 18.04.2023 dal GIP del Tribunale di Benevento, nei confronti di tre soggetti gravemente indiziati della commissione del reato di cessione di sostanze stupefacenti. La stessa è stata eseguita per uno dei destinatari, essendo un altro già detenuto per altro e il terzo all’estero.
In particolare, nel corso di operazioni di polizia per la prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, personale del Commissariato di P.S. di Telese Terme, controllava un soggetto a bordo di un motoveicolo essendovi fondato motivo di ritenere – anche in ragione dell’insofferenza serbata al momento del controllo – che lo stesso avesse nella sua disponibiltà sostanze stupefacenti o psicotrope, ragion per cui veniva sottoposto a perquisizione ex art. 103 d.P.R. 309/90 con esito positivo.
Escusso a s.i.t. lo stesso riferiva il nome del proprio pusher e confermava di acquistare da un anno sostanza stupefacente del tipo Marijuana da uno dei soggetti in data odierna colpiti da ordinanza cautelare.
Descriveva, quindi, le modalità della cessione ed effettuava individuazione fotografica riconoscendo il soggetto dal quale acquistava sostanza stupefacente in uno degli odierni sottoposti a misura.
Forniva, altresì, i nomi di ulteriori acquirenti di sostanze stupefacenti a lui noti, i quali, escussi a s.i.t., confermavano di aver acquistato sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana dagli altri due soggetti nei confronti dei quali si dava esecuzione alla ordinanza applicativa di misura cautelare, i quali venivano,peraltro, riconosciuti dagli acquirenti stessi in sede di individuazione fotografica.
Anche questi acquirenti fornivano tutti i dettagli concernenti le modalità ed il prezzo delle cessioni ed il lungo periodo nel quale si erano consumate le cessioni stesse, ad ulteriore riprova della sistematicità e costanza dell’attività di spaccio di cui appaiono gravemente indiziati gli odierni indagati.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono allo stato imputati e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.