Una festa di compleanno degna di un concerto, con fuochi d’artificio e luci che illuminavano il cielo, è diventata motivo di accese polemiche sui social media. Ma cosa c’è di così controverso in questo evento? Si tratta del compleanno di Tony Colombo, noto cantante neomelodico attualmente detenuto nel carcere di Secondigliano per associazione camorristica.
Il video postato dai sostenitori di Colombo è stato interpretato come un tributo affettuoso da parte dei fan al loro idolo nel giorno del suo compleanno. Tuttavia, le immagini hanno suscitato indignazione tra alcuni politici e cittadini, che vedono nella celebrazione un’apologia della malavita e un segno di disprezzo nei confronti dello Stato.
Il deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha condannato fermamente l’evento, definendolo “deplorevole” e accusando gli organizzatori di sfidare apertamente l’autorità dello Stato. Borrelli ha sottolineato la necessità di identificare e punire coloro che hanno organizzato la festa, evidenziando come tale comportamento sia inaccettabile e rappresenti una vera e propria provocazione alle istituzioni.
La presenza di decine di vetture parcheggiate in seconda fila e l’illuminazione scenografica del luogo hanno alimentato ulteriormente le critiche, facendo emergere interrogativi sulle modalità con cui un evento del genere abbia potuto svolgersi indisturbato fuori da un istituto penitenziario.
Francesco Emilio Borrelli non è stato il solo a esprimere preoccupazione riguardo alla festa di compleanno di Tony Colombo. Alcuni lo hanno indicato, insieme alla moglie Tina Rispoli, come associato a noti clan camorristici, sollevando dubbi sulla moralità e sull’eticità dell’evento.
In conclusione, l’inaspettata celebrazione per il compleanno di Tony Colombo ha scatenato un acceso dibattito sulla linea sottile che separa il sostegno artistico dall’apologia della criminalità organizzata. Mentre alcuni vedono nell’evento un semplice tributo alla musica, altri lo interpretano come una dimostrazione di sfida e disprezzo verso lo Stato e le leggi che lo regolano. Resta da vedere quali saranno le conseguenze di questa controversia e se porterà a un maggiore controllo sugli eventi organizzati in prossimità degli istituti penitenziari.