Una festa di matrimonio che doveva essere un momento di gioia e celebrazione si è trasformata in una tragedia nella serata di ieri, sabato 13 gennaio, quando il pavimento dell’ex convento di Giaccherino, situato nella provincia di Pistoia, ha improvvisamente ceduto, aprendo una voragine di circa 3 metri.
Gli sposi, entusiasti di condividere il loro giorno speciale con amici e familiari, avevano scelto questo suggestivo luogo per la celebrazione dopo una cerimonia che si era svolta nel pomeriggio in provincia di Firenze. Tuttavia, nessuno avrebbe mai immaginato che la serata si sarebbe conclusa in modo così tragico.
Verso le 20:00, nel bel mezzo dei festeggiamenti, una crepa si è aperta nel pavimento, inghiottendo parte della sala in cui si svolgeva la festa. La scena è stata caratterizzata dal panico e dalla confusione, con gli ospiti che cercavano disperatamente di mettersi in salvo.
Il bilancio preliminare riporta oltre 60 feriti, tutti coloro che sono precipitati nella voragine improvvisamente formata nel pavimento. Cinque di loro sono in gravi condizioni e sono stati trasportati in ospedali limitrofi: due al nosocomio di Pistoia, altri due al prestigioso ospedale di Careggi e uno a Prato.
Le autorità locali e i soccorritori sono giunti rapidamente sul luogo per gestire l’emergenza e fornire assistenza medica ai feriti. Le indagini sono già in corso per determinare le cause del crollo improvviso e verificare la sicurezza strutturale dell’edificio.
La notizia ha suscitato un’ondata di sgomento nella comunità locale e al di là, mentre parenti e amici delle vittime attendono notizie sui loro cari coinvolti nell’incidente. La serata, che doveva essere memorabile per gli sposi, si è invece trasformata in una tragedia che rimarrà impressa nella memoria di tutti coloro che erano presenti.
La vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza degli edifici storici utilizzati per eventi pubblici e privati, richiamando l’attenzione sulle necessità di rigorosi controlli strutturali e misure di sicurezza per evitare simili tragedie in futuro.