Nel pomeriggio del lunedì 22 aprile scorso, intorno alle 13, un evento tragico ha scosso la comunità della Scuola Marescialli dei Carabinieri di Firenze. Una giovane allieva di soli 25 anni si è chiusa in un’aula e ha compiuto gesto estremo togliendosi la vita con la pistola di ordinanza.
L’intera situazione ha generato un profondo sconcerto e dolore tra gli studenti e il personale della scuola, così come nelle famiglie e nella comunità più ampia dei carabinieri. La notizia ha immediatamente destato preoccupazione e ha sollevato interrogativi sulla gestione del benessere mentale e sul supporto psicologico all’interno delle forze di polizia.
In merito a questo tragico episodio, Antonio de Lieto e Franco Picardi, segretari generali nazionali rispettivamente del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) e di Polizia Nuova Forza Democratica (PNFD), hanno espresso il loro cordoglio e la loro solidarietà alla famiglia della giovane carabiniera.
Tuttavia, la dichiarazione dei segretari sindacali è stata accompagnata da un amaro richiamo alle istituzioni. Essi hanno evidenziato il silenzio del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il quale, nonostante le ripetute segnalazioni e richieste di intervento sul tema dei tragici eventi che coinvolgono le forze di polizia, non ha mai risposto alle organizzazioni sindacali.
Il LI.SI.PO. e il PNFD hanno sollevato l’importanza di fornire un supporto psicologico adeguato e tempestivo agli appartenenti alle forze di polizia, attraverso la presenza di un pool di psicologi in stretto contatto con il personale. Tale misura, secondo i sindacati, potrebbe contribuire a individuare e affrontare precocemente situazioni di disagio psicologico e a prevenire gesti estremi come quello verificatosi a Firenze.
Infine, de Lieto e Picardi hanno espresso la speranza che il ministro dell’Interno, considerate le sue capacità, possa presto essere assegnato a un nuovo incarico prestigioso.
La tragedia alla Scuola Marescialli dei Carabinieri di Firenze rimane quindi non solo un evento doloroso, ma anche un monito sull’importanza di affrontare con urgenza e serietà la questione del benessere mentale all’interno delle forze di polizia italiane.