Il 27 agosto, nel deposito giudiziale Pescatore di Mercogliano inizieranno le attività di consulenza disposte dalla Procura di Avellino per ricostruire dinamica e cause della strage di Monteforte Irpino, costato la vita a 39 persone. Ieri pomeriggio nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Avellino il conferimento degli incarichi: saranno 17, tra periti della procura e consulenti di parte, gli esperti impegnati nelle verifiche. Presenti non solo i tre tecnici nominati dalla Procura di Avellino, Andrea Demozzi, Lorenzo Caramma e Alessandro Lima, ma anche i consulenti di Autostrade Italiane Spa, Francesca La Torre, Lorenzo Domenichini e Alessandro Ranzo – ai quali va aggiunto un quarto assente, Gianpiero Mastinu-, i due consulenti di Ciro Lametta, i due di Gennaro Lametta e alcuni consulenti dei familiari delle vittime. Tra questi risulta l’ingegnere Francesco Timpone in rappresentanza delle famiglie Terracciano-Illiano e Paone-Diano difese dall’avvocato Giuseppe Caruso. Presente anche il legale degli eredi Vallefuoco, Francesco Lavanga. Alla procedura di conferimento, che si è svolta presso l’aula della Corte d’Assise di Avellino, hanno preso parte anche i legali degli imputati: l’avvocato Francesco Lubrano per Gennaro Lametta, l’avvocato Antonio Mirra per il deceduto autista Ciro Lametta e gli avvocati Elio Palombi e Carlo Marchiolo per Autostrade Italiane Spa. Uno degli avvisi per omicidio colposo emessi dalla procura di Avellino per l’incidente sulla A16 riguarda anche il conducente del bus Ciro Lametta, deceduto nella sciagura. Nell’avviso di garanzia è precisato che non si procede nei suoi confronti per la morte dell’interessato.