Una tragica vicenda ha scosso il quartiere orientale di Napoli, San Giovanni a Teduccio, lasciando la comunità sotto shock e incredula di fronte a un atto così violento e drammatico. Pasquale Pinto, ex guardia giurata di 54 anni, ha compiuto un gesto folle che ha segnato per sempre la vita di molte persone.
La mattina di quella tragica giornata, Pasquale Pinto si è barricato nella propria abitazione, per motivi ancora ignoti, dando inizio a una drammatica sequenza di eventi. La polizia è intervenuta immediatamente, chiudendo l’intera zona al traffico per garantire la sicurezza dei cittadini. Nel corso della trattativa, l’uomo ha confessato di aver ucciso la moglie, Eva Kaminska, sparandole con una pistola. Successivamente, ha aperto il fuoco dal quarto piano della sua abitazione, mettendo a rischio la vita dei passanti e delle forze dell’ordine intervenute sul posto.
Di fronte alla situazione che stava rapidamente degenerando, le forze dell’ordine hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione. Il blitz è avvenuto intorno alle 11.10, quando i vigili del fuoco hanno iniziato a forzare la porta e hanno sentito il movimento di una sedia in cucina. La tragica scoperta ha confermato i timori più cupi: il corpo senza vita di Eva Kaminska giaceva sul pavimento, presentando ferite da arma da taglio. Accanto a lei, si trovava anche il corpo di Pasquale Pinto, che si era tolto la vita al momento dell’irruzione delle forze dell’ordine.
L’intera comunità di San Giovanni a Teduccio è stata colpita da questa terribile tragedia, che ha lasciato dietro di sé dolore, sgomento e molte domande senza risposta. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine per fare luce su questo oscuro evento e per cercare di comprendere le motivazioni che hanno portato Pasquale Pinto a compiere un gesto così estremo e irreparabile.