La morte dell’uomo sessantenne di Tufino, Giovanni Galeotafiore, ha lasciato molto sgomento nel piccolo paese del nolano, proprio perché essendo una piccola cittadina tutti si conoscono. In un precedente articolo da noi pubblicato si è fatto riferimento ai tardivi soccorsi che il malcapitato ha ricevuto proprio perché nessuno dei passanti si era accorto che l’uomo seduto in macchina era affetto da un crisi cardiaca. Si è detto del mal funzionamento della pubblica illuminazione che avrebbe contribuito al non accorgersi delle richieste di aiuto dell’uomo. Sul punto interviene il primo cittadino di Tufino, Antonio Mascolo, chiamato in causa, il quale ribadisce: “Il problema della pubblica illuminazione a Tufino è una questione che perdura da un po’ di tempo e che non riguarda solo la strada dove è avvenuta la tragedia ma quasi tutto il paese, purtroppo le casse comunali non ci permettono di poter ripristinare immediatamente i vari guasti. Non è giusto, dare la responsabilità della morte del sig. Giovanni Galeotafiore, al sottoscritto, anche perché al di là dei lampioni che non funzionano voglio precisare che l’uomo è stato soccorso dal 118 non alle 23,00 come a voi riferito, ma erano circa le 20,00, quindi ancora in piena luce solare. E’ chiaro che la morte ha destato molto sgomento per come è avvenuta ma non è giusto fare speculazioni politiche su tale disgrazia. In chiesa è vero che c’è stato un po’ di screzio con una delle giovani figlie, ma subito rientrato, in queste situazioni è anche concepibile il dolore dei familiari”.