(ANSA) – NAPOLI, 14 LUG – Il Tribunale di Napoli ha inflitto venti anni di reclusione ad Aniello Mormile, il giovane di 30 anni che circa un anno fa provocò un terribile incidente stradale guidando ubriaco e contromano sulla tangenziale di Napoli: nel terribile impatto, avvenuto la notte tra 24 e 25 luglio del 2015, morirono la fidanzata, Livia Barbato, 20 anni, e un’altra persona, Aniello Miranda, di 48 anni, che viaggiava sulla sua vettura.
Aniello Mormile – riconosciuto colpevole di omicidio volontario al termine del processo con rito abbreviato – percorse cinque chilometri contromano, alcuni addirittura a fari spenti, per poi finire la sua corsa contro l’auto di Miranda che si stava recando al lavoro, uccidendolo sul colpo. Nell’impatto, violentissimo, perse la vita anche la fidanzata di Mormile, poco dopo il ricovero nell’ospedale Cardarelli.
Quando è stata letta la sentenza i parenti di Miranda hanno urlato frasi ingiuriose nei confronti dell’imputato.