Il Vesuvio è lì, sembra innocuo. «Eppure è la più grande minaccia sulla faccia della terra». Gli esperti rilanciano l’incubo eruzione e non usano mezzi termini mentre in televisione scorrono le immagini dell’alluvione di Genova. «In Campania si rischia una catastrofe senza precedenti». Una verdetto che fa gelare le vene.
Insomma «Il Vesuvio ed i Campi Flegrei rappresentano un pericolo di proporzioni catastrofiche per Napoli, per la Campania, addirittura per il mondo». Il nuovo allarme rilanciato da Radio Radicale, arriva dalle parole di Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo dell’Osservatorio Vesuviano.
«Non esistono piani di emergenza nei Comuni. Non esiste una organizzazione reale che sia in grado di portar via la gente in caso di eruzione – ha spiegato Mastrolorenzo – Ad oggi non ci sarebbe la possibilità di mettere in salvo tre milioni di persone». Dal punto di vista delle ricerche, si è appurato che «esiste un’unica camera magmatica che unisce Vesuvio e Campi Flegrei. Un magma capace di produrre eruzioni di grande portata in tempi brevi con flussi piroclastici che si svilupperebbero per decine di chilometri. Nel caso dei Campi Flegrei finirebbero, per via dei venti che spirano in direzione occidentale, direttamente sulla città di Napoli. Che, ironia della sorte, non è inserita nemmeno nella zona rossa dell’area Vesuviana.