Una tragedia nella tragedia.Un bambino di 6 anni è morto in seguito alle ferite riportate dopo aver subito l’attacco di una leonessa allo zoo di Khan Younis, sulla striscia di Gaza. Hamada Iqtiet stava visitando lo zoo con la famiglia, quando avrebbe scavalcato la recinzione e raggiunto la gabbia, dove sarebbe stato morso alla testa dalla leonessa, riportando ferite mortali. Secondo la famiglia, il bambino sarebbe stato attaccato invece fuori dalla recinzione. Al momento c’è un’indagine in corso per capire la realtà dei fatti. Lo zoo di Gaza, di proprietà di un privato, era già balzato ai disonori della cronaca quando nel 2016 sono state diffuse le immagini degli animali morti o morenti di fame e di stenti. I corpi dei morti erano stati mummificati e rimessi nelle gabbie, esposti al pubblico. Lo zoo viene chiuso, ma riapre 3 anni dopo nelle medesime condizioni: ai grandi felini vengono rimossi gli artigli per renderli ‘più amichevoli’ con i visitatori e i cuccioli separati dalle madri per poterli utilizzare per le foto ricordo. Questo oltre a gabbie minuscole (7mq per ogni grande felino) la fame, la sete e le carenze che esistono in tutti gli zoo in zone di guerra. Quello del parco di Asdaa non è di certo l’unico zoo privato sulla Striscia di Gaza. Numerose, infatti, sono le strutture private che spesso finiscono nel mirino degli animalisti. In questi zoo, infatti, le condizioni degli animali ospitati sono al limite. Sempre a Khan Younis, nel 2016 era stato chiuso quello che era stato definito “lo zoo peggiore del mondo” per le pessime condizioni in cui venivano tenuti gli animali, anche a causa dell’estrema povertà in cui versa la zona. Dopo la chiusura gli animali sono stati trasferiti in rifugi sicuri in Giordania e in Africa, ma nonostante ciò c’è chi ancora prosegue nella gestione di queste struttur Tuttavia, questa è la prima morte nota di un predatore nella Striscia di Gaza. Lo zoo ha anche confermato l’incidente e ha pianto il bambino sulla sua pagina Facebook: “Piangiamo l’anima del bambino Hamada Nadal Hassan Qutit. Chiediamo a Dio di avere misericordia di lui e conforto alla sua famiglia”. Tuttavia, non sono ancora noti ulteriori dettagli sull’incidente.