La nostra Irpinia, in una suggestiva mattina di gennaio, avvia con orgoglio un processo d valorizzazione che si apre verso una minuziosa ermeneutica dei suoi territori. Luoghi di sublime bellezza echeggiano un forte richiamo verso la scoperta di una territorialità che esprime una viva motivazione comunitaria.
Nasce così il Cammino della Restanza da Trevico a Monteleone, un percorso che abbraccia due regioni, Campania e Puglia, organizzato dalla Pro-loco di Vallesaccarda in collaborazione con Ruando Experience di Zungoli, Wildaunia di Monteleone ed altre associazioni a supporto.
Un programma dettagliatamente elaborato dai promotori della lodevole iniziativa, supportati dai tanti i collaboratori ed amici esperti anche di lunghi cammini che, insieme, desiderano perseguire obiettivi di sensibilizzazione verso la tutela dei luoghi ameni.
Quando le idee prendono forma, possono tradurre sogni possibili di universi che non sono così distanti da noi ma che, insieme a noi, tracciano solchi profondi di identità e di appartenenza alla nostra terra.
Una conoscenza non solo geografica dell’Irpinia e della vicina Daunia ma un percorso di interazione consapevole con un patrimonio geo-culturale di notevole spessore che rivela Bellezza nei suoi angoli più nascosti, negli spazi incontaminati da esplorare che diventano lembi di Paradiso.
Un territorio che esprime la voce di una storia che insegna alle nuove generazioni, che imprime la coraggiosa esperienza del poeta Orazio Flacco nel suo viaggio da Roma a Brindisi compiuto duemila anni fa; se la Storia reinventa corsi e ricorsi, noi ne apprendiamo il valore per costruire insieme finalità nuove, per scrivere e tramandare ai posteri capitoli nuovi.
Un cammino che rinfranca cuore e mente, una circolarità di intenti che ruota intorno ad una bussola interiore, un viaggio personale fortemente introspettivo che diventa viaggio di tutti, un Cammino in cui mentre parli di te stesso, ti disponi all’ ascolto dell’altro.
Frammenti di vite diverse che si intrecciano, unicità che avvalorano l’esistenza umana.
Stare con sé stessi per scoprire di essere parte integrante di una comunità in cammino,
condividere il peso di uno zaino di pensieri, confondersi nel silenzio dei boschi, riconoscere l’amicizia del vento di gennaio, desiderare il calore del ristoro, il conforto di un abbraccio.
Vissuti che tracciano la potenza di innumerevoli risorse umane, che inneggiano il valore della condivisione delle piccole cose, del cappellino in più nello zaino, del bicchierino di carta da cui si sorseggiano due dita di thè caldo, di un’unica borraccia di gruppo che placa la sete di chi sa condividere.
Vivere nel silenzio dei propri battiti, assecondarne i ritmi, ascoltare per cedere posto alla Bellezza assoluta, all’ altro da sé.
Passo dopo passo, guidati dalla voce interiore della resilienza che alberga nel cuore, nell’ anima, nella pancia, nei respiri che profumano di brina, nella fatica delle ossa, nei muscoli che non si arrendono, nelle emozioni che parlano.
Forte il desiderio di plasmare i pensieri ad un tappeto di foglie, di legare un ricordo alle pietre di una scarpata, alla risata di un bambino che si sente adulto perché si scopre forte come il suo papà che conserva in una tasca interna del suo zaino, una sciarpa di lana per fargliene dono quando il vento soffia forte.
La gratificazione finale di ricevere sorrisi di accoglienza durante le soste, cibo ristoratore dell’anima e dei corpi affaticati.
Calorosa accoglienza manifestata ai partecipanti da parte delle comunità ospitanti, cibi che rinfrancano dalla fatica, donne che versano energicamente nei piatti dei graditi ospiti mestoli generosi di pasta dal pentolone di rame, brocche di vino, soffritto di maiale che imprime al palato il valore delle nostre tradizioni, mille sorrisi, autentico calore umano che abbraccia.
Una fredda e soleggiata giornata di gennaio che accoglie il nuovo anno, che pone le basi per uno sviluppo futuro di un Cammino della Restanza in costante evoluzione.
Meraviglioso tutto ciò!
Complimenti a tutti coloro che hanno donato un pezzetto di coraggio a questa esperienza di
condivisione e di amore per le cose belle! Per la cronaca hanno preso parte al cammino oltre 120 persone di tutte le età e provenienti da molte provincie della Campania, della Puglia, della Basilicata e del Molise.
Insieme abbiamo intonato un canto di profonda gratitudine per l’universo!
Carmina Rinaldi