
Il 23 marzo 1848 segna l’inizio della Prima Guerra d’Indipendenza Italiana, con il Regno di Sardegna che dichiara guerra all’Impero Austriaco. Questo conflitto rientra nel più ampio contesto dei moti rivoluzionari del 1848, che infiammarono l’Europa con richieste di libertà e indipendenza.
Nel marzo del 1848, l’Italia era frammentata in vari stati sotto il controllo di potenze straniere, tra cui l’Austria, che dominava il Regno Lombardo-Veneto. La crescente voglia di indipendenza portò a rivolte nelle principali città, tra cui le celebri Cinque Giornate di Milano (18-22 marzo 1848), in cui i milanesi cacciarono le truppe austriache di Radetzky dalla città. Analoghe insurrezioni si verificarono a Venezia e in altre località.
Spinto dall’entusiasmo popolare e dalla possibilità di unificare il Nord Italia sotto il proprio dominio, il re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia decise di intervenire militarmente contro l’Austria, avviando ufficialmente il conflitto.
Principali battaglie e sviluppo
Aprile 1848 – L’esercito piemontese, supportato da volontari provenienti da varie parti d’Italia, attraversa il Ticino e affronta gli austriaci in Lombardia.
29 maggio 1848 – Battaglia di Curtatone e Montanara: le truppe toscane e napoletane combattono eroicamente contro gli austriaci.
30 maggio 1848 – Battaglia di Goito: vittoria piemontese e momentanea superiorità militare.
23-25 luglio 1848 – Battaglia di Custoza: decisiva vittoria dell’Austria, che costringe Carlo Alberto alla ritirata.
9 agosto 1848 – Armistizio di Salasco: la guerra si interrompe e gli austriaci riprendono il controllo della Lombardia.
La Prima Guerra d’Indipendenza si concluse con una sconfitta per il Regno di Sardegna nel 1849, dopo una breve ripresa delle ostilità. Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II, che in seguito avrebbe guidato l’unificazione italiana nel 1861.
Nonostante la sconfitta, questa guerra fu un primo importante passo verso l’unità d’Italia, che si concretizzò definitivamente con le guerre successive (1859-1861 e 1866).