Il Festival delle Radici arriva nel suggestivo Comune di Monteverde con una tappa dedicata ai dialetti locali. Il 19 agosto 2024, il festival presenterà un laboratorio audiovisivo dal titolo “Li cundi re la nonna”, curato dal regista e sceneggiatore Federico Di Cicilia. Questo progetto esplora la cultura popolare del territorio irpino attraverso la raccolta di fiabe, racconti e aneddoti, documentando il patrimonio immateriale della zona.
Il laboratorio prevede la registrazione di racconti orali tramandati dalle generazioni passate e si propone di offrire una visione storica, sociologica e antropologica del patrimonio culturale locale. L’obiettivo è portare il racconto del folklore alla televisione, creando una traccia del passato per le generazioni future.
A seguire, il festival offrirà una discussione sull’identità linguistica con performance dialettali e teatrali, un’opportunità per riflettere e celebrare le radici linguistiche della comunità. Ma la novità principale sarà la presentazione di un innovativo progetto di inclusione lavorativa.
Il progetto, denominato WORK FROM BED: Overcoming Life Barriers Through A Digital Career, è sostenuto dal Fondo Repubblica Digitale Impresa Sociale e ha come obiettivo l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Questo programma offrirà un corso di formazione gratuito di circa 500 ore, completamente remoto, su due profili professionali: E-commerce/Digital Marketing e Cloud Computing, seguito da un placement di sei mesi in azienda.
Chi può partecipare? Il corso è destinato a persone tra i 34 e i 55 anni di età, disoccupate o inoccupate, residenti nel sud Italia e nelle isole, e a coloro che presentano disabilità motorie, sensoriali o invisibili.
Dopo la presentazione del progetto, l’iniziativa sarà aperta a tutti i comuni del Festival e aderenti alla DMO Irpinia, con dettagli ulteriori per l’adesione che saranno forniti in seguito.
Concludendo il mese di agosto, il Festival delle Radici dimostra il suo impegno non solo nella valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, ma anche nella promozione di inclusione e opportunità di lavoro per tutti.