di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e Direttore Generale AGENZIA EUROMEDITERRANEA DI SVILUPPO.
Il Bufala Fest, evento unico nel suo genere, si prepara a varcare i confini italiani per portare l’eccellenza della filiera bufalina e il meglio dell’agroalimentare Made in Italy oltreoceano. Dopo anni di successi, l’edizione 2025 si terrà a Napoli, in Piazza Municipio, dal 3 al 7 settembre, con il tema centrale de “La Conoscenza”.
Questa kermesse, che celebra le eccellenze gastronomiche della Campania, come la Mozzarella di Bufala Campana DOP, le carni di bufalo e le creazioni culinarie dei migliori chef, è ormai un punto di riferimento per l’intero settore agroalimentare. La capacità di integrare tradizione e innovazione ha reso il Bufala Fest un simbolo del Made in Italy di qualità, pronto ora a conquistare nuovi mercati internazionali.
La Confederazione delle Imprese nel Mondo (PMI International) sostiene con convinzione questa iniziativa e la società organizzatrice, riconoscendo l’importanza strategica dell’evento per promuovere non solo i prodotti di eccellenza italiani, ma anche la capacità imprenditoriale che contraddistingue il nostro Paese.
L’edizione 2025, focalizzata sulla trasparenza e sostenibilità della filiera agroalimentare, prevede aree tematiche dedicate alla divulgazione, alla formazione, agli show cooking e alla degustazione. Il pubblico potrà vivere un’esperienza immersiva, scoprendo il valore dell’informazione sui prodotti, dall’origine delle materie prime al rispetto degli standard di qualità e sostenibilità.
Con un impegno costante nella promozione del dialogo tra territori e culture, il Bufala Fest rappresenta un’opportunità unica per valorizzare il Made in Italy su scala globale, con uno sguardo già rivolto all’espansione internazionale.
L’appuntamento di Napoli sarà dunque non solo una celebrazione del gusto e della tradizione, ma anche un trampolino di lancio per portare il meglio della nostra cultura agroalimentare nei mercati esteri, ribadendo il ruolo centrale dell’Italia nel panorama enogastronomico mondiale.