Parlare di caffè a Napoli è cosa molto naturale, se ne parla dal risveglio del mattino come elemento essenziale a colazione, nelle pause lavoro, ovviamente come dopo pranzo, nel pomeriggio ancora non essendo abituati a prendere il tè come gli inglesi, sorbiamo sempre un buon caffè, fino a giungere a sera quando dopo cena c’è chi non lo beve perché con la caffeina diviene un contro sonno, mentre invece per tanti altri risulta essere un ottimo conciliante del buon riposo. Uno dei più noti e storici caffè napoletani è il caffè Kenon, che è stato invitato a partecipare il giorno 28, alle 12:20, alla trasmissione televisiva di Rai2 Linea Verde, per far conoscere le caratteristiche e le proprietà del caffè, con riprese fatte in uno dei tanti ormai noti ed accorsatissimi punti vendita che Kenon ha creato a Napoli (nel caso quello di Eccellenze Campane) ed in tutta Italia, affermandosi così anche in tanti altri bar dello Stivale per poi espandersi all’estero dove ha sempre più consensi. Una iniziativa, quella della tv nazionale, veramente interessante e meritevole nell’invitare Walter Werzburger, uno dei tre fratelli titolari dell’azienda Kenon. Siamo quindi in tanti, che curiosi, desideriamo scoprire cosa dirà sabato uno degli imprenditori napoletani che ha dato lustro dapprima col papà Vittorio e poi con la rinnovata azienda produttrice di prelibate miscele di chicchi di caffè tostati nel giusto modo, con tutte le tecniche più moderne conservando l’originalità delle tradizioni paterne e di successo dell’azienda che lo portano ad ottenere sempre più affermazioni nel nostro pianeta terra. Walter felicemente coniugato con Laura e papà di due splendidi figlioli Vittorio William e Antonietta Charlotte, laureato in economia e commercio nel 2003, attualmente è responsabile commerciale dell’evoluta azienda di Arzano rispetto a quella artigianale conosciuta come realtà locale, dove dall’età di 18 anni ha lavorato insieme al papà Vittorio figlio di Giovanni capostipite del successo della famiglia, che creò un bar con torrefazione. Walter ha raggiunto ora, insieme ai fratelli Giovanni responsabile del reparto amministrativo e Guglielmo responsabile del reparto della produzione, vendite del proprio prodotto in tutta Italia, con esportazione in quasi tutti i Paesi d’Europa, nei Paesi Arabi e in America portando alto il Made in Italy con le sue miscele di alta qualità cento per cento arabica. Il successo è dovuto come vedremo in trasmissione dove i report lo intervisteranno sulle varie tipologie di caffè crudo, brasiliane e centro americane e le loro caratteristiche, attuando una tostatura del caffè dal vivo e con delucidazioni sulle caratteristiche dei vari tipi di tostatura (chiara, media e scura che sarebbe la tipica napoletana). Conosceremo così perché l’Espresso napoletano è famoso nel mondo e rappresenta una delle eccellenze dei prodotti tipici campani. Su di un tavolo vedremo esposti vari tipi di caffè con varie colorazioni e provenienze, dal centro America al Brasile fino al caffè africano, i vari tipi di torrefazione per far meglio capire le caratteristiche organolettiche che si hanno in base al tipo di tostatura e scopriremo come distinguere un buon caffè da uno scadente in base al colore, al sapore e alla uniformità dei chicchi. Una storia del caffè che quotidianamente Walter tiene sotto controllo, da un lato con la supervisione sulle macchine e dall’altro con corsi di formazione tenuti dal campione italiano di caffetteria Giacomo Vannelli e da quello di latte art Pietro Vannelli, affinchè “a tazzulella e cafè kenon” servita al cliente possa essere il clou finale, rendendo al massimo un successo personale, dell’intera famiglia leader della produzione di caffè a Napoli, della Campania e dell’Italia intera nel mondo. Cosa ben visibile con l’affluenza di visitatori che registra nei mega stand che realizza annualmente nelle più importanti manifestazioni fieristiche di settore come ad esempio il Sigep di Rimini. Scopriamo dunque sabato la passione di questo imprenditore campano per la propria terra d’origine che è solito affermare: “la nostra famiglia ha fatto del caffè la sua ragione di vita”.
Giuseppe De Girolamo