La decima edizione della Giornata Mondiale di Prevenzione dello spreco alimentare, celebrata il 5 Febbraio 2023, ha ancora una volta marcato la necessità di sensibilizzare le masse al tema dell’Anti-Waste. Lo scopo di questa edizione, infondo è stato perpetuato già dalla coscienza comune dei nostri avi, i quali, hanno vissuto periodi di forte crisi e da questi hanno ricavato leggi di sopravvivenza, che molto spesso prevedono proprio ammonizioni sullo spreco di cibo.
È stato ribadito come nonostante la continua sensibilizzazione, ancora oggi lo spreco di cibo a livello domestico incide significativamente sull’economia delle Nazioni, in particolar modo in quelle maggiormente sviluppate, influenzando la sostenibilità ambientale.
La situazione in termini di spreco di cibo e sostenibilità ambientale è preoccupante. Dal Waste Watcher international observatory on food and sustainability, diffuso in occasione della 10^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, è emerso che gettiamo in media 524,1 grammi di cibo pro capite a settimana, ovvero circa 75 grammi di cibo al giorno e 27,253 kg annui: soprattutto frutta, pane e verdure.
Non sprecare cibo significa, tra l’altro, risparmiare le energie e le risorse normalmente impiegate nella catena di consumo che porta gli alimenti dal campo alle nostre tavole. Dunque, oltre ad avere un valore civico, il non sprecare, ha anche un valore funzionale.
L’anti-waste è utile all’ambiente, ma se questo non dovesse bastare, donare gli eccessi della tavola a chi ne ha più bisogno, potrebbe fornire un esempio più concreto di come delle piccole accortezze possano fare una grande differenza.
Miriam Petraglia