Sarà presentato domenica 8 maggio 2022 alle ore 20.30 il video dedicato ai 500 anni della Collegiata di San Michele.
Un filmato che racconta la storia del luogo di culto dedicato all’Arcangelo, voluto e finanziato dall’associazione ASBECUSO e dal Comitato Festeggiamenti San Michele Arcangelo di Solofra.
A realizzarlo la società ByAngela Group Films nella persona di Dario Naddeo con il supporto dei volontari dell’ASBECUSO, impegnati nella realizzazione dello storyboard, nell’aiuto tecnico sul posto e nelle interpretazioni attoriali. Un lavoro durato tre mesi che ha avuto come location la chiesa e la cripta.
Il video sarà lanciato alle ore 20.30, in contemporanea, sulle pagine social della Collegiata, Comune di Solofra, Comitato Festeggiamenti, ASBECUSO e ProLoco Solofra e proiettato in chiesa a conclusione della santa messa delle 19.00.
Nella giornata dell’8 maggio si ricorda a Solofra, come nei molti luoghi dove si venera l’Arcangelo, la prima apparizione del Santo sul Gargano. In Collegiata si terranno le consuete celebrazioni eucaristiche: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.30. Alle ore 19.00 solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E.R. Monsignor Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, in visita alla Collegiata per il suo cinquecentenario.
Previste per le giornate del 7 e 8 maggio visite guidate alla cripta con i volontari della ProLoco Solofra e ASBECUSO, prenotabili sul sito della Collegiata.
Sempre in occasione del cinquecentenario, Papa Francesco ha concesso fino al 31 dicembre 2022 il dono dell’indulgenza plenaria a chi visiterà o si farà pellegrino presso la chiesa di Solofra. Necessarie alcune condizioni per poter ottenere l’indulgenza: una confessione, la partecipazione alla messa e l’eucaristia, il rinnovo durante la visita della propria professione di fede recitando il Credo e il Padre Nostro, e infine pregare la Madonna e l’Arcangelo secondo le intenzioni del Papa e per il Papa.
“Sono previste ricorda Mons. Mario Pierro, primicerio della Collegiata, delle deroghe per le indulgenze a chi infermo, non può recarsi presso la nostra chiesa. Chi lo desidera potrà essere visitato da me o da un mio delegato per essere confessato e per fare la comunione, rinnovando la professione di fede e pregando per e secondo le intenzioni del Papa. Una opportunità di fede e di riconciliazione con nostro Signore che invitiamo a cogliere.”(L.C.)