La Fondazione Raffaele Mercogliano ha consegnato lo scorso 28 luglio – presso la parrocchia di San Paolo Bel Sito – a S.E. Beniamino Depalma, Vescovo emerito di Nola, il Premio Gibaldone, relativo alla prima edizione.
La motivazione che ha spinto la Fondazione all’attribuzione di questo riconoscimento, affonda nel grande impegno dell’alto prelato finalizzato alla valorizzazione della centralità dell’uomo e nella sua missione pastorale che ha avuto sempre al centro la difesa del territorio e del Creato.
“Ringrazio in primo luogo – afferma S.E. Beniamino Depalma – il presidente Andrea Manzi ed il vice presidente, Giuseppe Rubino, per l’amicizia e l’affetto che sono alla base di questo premio. Io non ho fatto altro che prendere il Vangelo come punto di riferimento. Prendersi cura delle persone, del Creato, di tutto ciò che Dio ci ha consegnato: questo è stato il mio impegno negli anni in cui sono stato a Nola. Ho provato a declinare gli insegnamenti di Cristo, attraverso gesti, per concretizzare quanto il Papa afferma, e cioè una Chiesa che deve essere come un ospedale da campo”
Il Vescovo emerito evidenzia anche il suo rapporto con i social media utilizzati come strumenti per continuare a mantenere i legami con la comunità ed il territorio.
“Essere uomini non significa essere mummie umane – continua Depalma -, ma avere capacità di relazioni. E le relazioni, quando sono partire dal cuore, non possono mai venir meno. La mia presenza sui social vuole dire che io sono con voi. Sono accanto a voi”.
Alla vigilia del Giubileo, l’umanità vive momenti di grandi incertezze. Di qui, il grande bisogno di speranza. “Viviamo tempi difficili – conclude Depalma – che segnano di solito i trapassi culturali e allora ci sembra che il mondo stia finendo. Il messaggio che voglio lanciare alla vigila del grande giubileo è che questo è il momento della speranza che non significa che non ci sono o non ci saranno problemi, ma che c’è un Dio che guida la storia degli uomini ed in forza di questo Dio siamo capaci di vivere nella solidarietà e nella condivisione. Speranza significa non lasciare nessuno indietro e che siamo tutti amici di un percorso, compagni di un viaggio. Che nessuno si senta solo: questo è il messaggio del Giubileo”
Intanto, la Fondazione Raffaele Mercogliano è già pronta per la seconda edizione del Premio Gibaldone. Lo stesso avrà come tema quest’anno “Il Coraggio” riportando alla memoria la storia di Giordano Bruno che nella serata del 9 settembre sarà al centro de “La Storia a Processo colpevole o innocente: Giordano Bruno” di e con Elisa Greco.
Il premio nazionale nasce per riconoscere merito a chi si è impegnato nella valorizzazione della persona umana e nella tutela del bene comune, in particolare l’ambiente.