Pensieri, riflessioni ed opinioni di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e Direttore Generale AGENZIA EUROMEDITERRANEA DI SVILUPPO
L’Italia, colpita da una crisi demografica e dall’emigrazione dei giovani più qualificati, potrebbe trarre ispirazione dal Portogallo, che sta attirando giovani talenti offrendo incentivi fiscali, qualità di vita, e opportunità di carriera. Il Paese lusitano ha compreso che investire sul capitale umano significa attrarre innovazione e rilanciare l’economia. In Italia, invece, si susseguono soluzioni temporanee che non risolvono la fuga dei giovani. Servono riforme strutturali per trattenere talenti e creare un ambiente attrattivo anche per giovani stranieri, specie nelle aree interne da valorizzare. Un programma di incentivi mirato non solo darebbe nuove opportunità alle generazioni attuali, ma contribuirebbe a ringiovanire e innovare il Paese, stimolando una rinascita culturale e sociale che potrebbe rivitalizzare borghi e città minori.
È tempo per l’Italia di affrontare la questione giovanile con una visione di lungo termine, comprendendo che investire sui giovani significa garantire un futuro sostenibile ed innovativo per l’intero Paese.