Un inno a essere liberi, a essere se stessi, a essere come vogliamo. Questa è la descrizione iniziale che Pietro Pompeo Siconolfi fa del suo libro, “Vola alto anima” , da pochi giorni in vendita su booksprint edizioni ma fra poco disponibile anche nelle librerie fisiche. Un lavoro in cui Pietro Pompeo, giovane 29enne di Frigento, ha investito circa due anni. Il volume è stato presentato anche nel palafiori di San Remo alcuni giorni fa, proprio nei giorni del Festival di San Remo e c’è da dire che una delle poesia contenute nel volume sono rientrate nell’antologia autori di Mogol del 2019. “Questo lavoro nasce dopo anni di sofferenza, anni in cui ho perso me, amando perdutamente una ragazza che mi ha lacerato anima, corpo, mente per dieci lunghi anni di relazione… io sono stato sempre lì pronto a perdonarla. Due anni fa – spiega l’autore Siconolfi – ho capito che stavo andando verso il baratro. E ho scelto me. Da lì è partito un percorso fatto, però, ancora di sofferenza per un amore finito, al quale si è aggiunta quella sottile sofferenza che da sempre mi porto dietro come una seconda pelle. Ho cercato di farmi forza, di guardarmi dentro, ho cercato le sfumature che ormai non vedevo più da anni. Ho iniziato ad amarmi, a rispettarmi e ho cominciato a scrivere le poesie che avrebbero composto questo libro”. Un libro anche autobiografico dunque, rispetto a quello che ci ha detto. “ Parlo di quanto possa far male amare e sentirsi ingannati, di quanto anche un uomo possa essere sensibile, di quanto siano e siano state importanti le donne della mia vita, mia madre, mia sorella alle quali ho dedicato delle poesie, di mio padre di cui ne porto l’onere e l’onore. Di sogni appesi, infranti, di quanto a volte la vita possa essere crudele. Mi riferisco al caso di mia cugina Francesca Schirinzi morta insieme al fratello e a mio zio in un incidente a Benevento poco tempon fa) Lei bellissima, giovane, che lottava per i suoi sogni, per i suoi ideali…e mentre scrivevo lei è volata via. Questo libro è rivolto appunto a chi per un motivo o o per un altro ha perso la propria anima, si è chinato e ha avuto la forza di ripartire”. Insomma, un libro interessante a da leggere. Pietro Pompeo Siconolfi, nasce ad Atripalda il 7 ottobre del 1990, da sempre attento alle fasce deboli della società, ai loro diritti, alla loro protezione, si laurea in Giurisprudenza, intraprende la carriera forense collaborando con un avvocato Penalista e si specializza in “protezione dei diritti fondamentali, nello spazio giudiziario europeo”, perfezionandosi in alti studi politici. In concomitanza, con occhi sognanti, rivolti al futuro, frequenta il corso di giornalismo presso il Centrostudi Giornalismo e Comunicazione di Roma. Studia cinema e televisione, prendendo parte alle lezioni dei maestri Massimo Cinque e Antonio Frascadore, autori Rai e Mediaset. Con Questa vita condanna: “io vi perdono” rientra nell’antologia CET scuola autori di Mogol 2019. Esordisce oggi, con il suo primo manoscritto intitolato “Vola Alto. Il volume di Pietro Pompeo Siconolfi, suscita emozioni, incanta con le parole e racconta l’anima.