Andrea Pinto, poeta e cantautore di origine avellinese, che per anni ha vissuto in Ucraina, come ogni anno, in piena atmosfera natalizia, ci ripropone il suo singolo “Il cielo di Natale’’. La canzone, in versione italiana e ucraina, è stata inserita nel suo nuovo album “Gloria Victis”, pubblicato dalla sua casa discografica, di Kiev, Moon Records.
La canzone parla delle condizioni a dir poco precarie di un senzatetto, durante la vigilia di Natale, che non possono non riportarci alla mente la disperata situazione in cui imperversa l’Ucraina. Infatti, nel cuore dell’Europa, in questa nazione, la gente fugge, viene ferita gravemente e muore ogni giorno; le città vengono bombardate, le centrali elettriche distrutte, lasciando al freddo e al gelo la popolazione, proprio nel periodo che dovrebbe essere il più bello dell’anno, quello del Natale: (“La strada è un letto / E accanto a me / La neve è soffice/ Il cielo è un tetto su di me / Di stelle e lacrime / Seguo con gli occhi la realtà / Tra luce e oscurità”).
Malgrado tutto il suo patire, il protagonista della canzone, il senza tetto, ha ancora un profondo amore e tanta speranza nel suo animo, al punto che vuole condividerlo con l’umanità: (“Vi auguro un Buon Natale / Nel mondo che verrà / Col sogno di un risveglio d’amore / Un altro anno passerà”).
Mai come ora, la canzone “Il cielo di Natale” di Andrea Pinto sembra davvero assumere un significato speciale per gli ascoltatori. Scritta a Dicembre 2019 e quindi in un periodo antecedente alla pandemia e alla feroce guerra che infierisce sull’Ucraina da quasi un anno, la canzone sembra voler descrivere in maniera quasi profetica quel mondo di sofferenza e d’indifferenza che ci circonda e quella inconscia insoddisfazione generazionale che troppe volte ci proietta inconsapevolmente verso il materialismo e il consumismo più sfrenato, rendendoci incapaci di vedere “la bellezza delle cose” e di carpire il vero significato della “felicità”: (“Addobbi lucenti / Di stelle cadenti / Negli occhi distanti / Di mille passanti”).
Purtroppo, la società capitalistica in cui viviamo, ha generato, alla fine, tanto malcontento e insoddisfazione, uniti a una disumana mancanza di valori, al punto che, al giorno d’oggi, incombe addirittura, su di noi, anche il serio pericolo di una “catastrofe nucleare” . A questo punto non si può non riflettere sulle parole di Albert Einstein quando disse: “L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi”. Ciò significa che la nostra ambizione smodata ci rende oltre che dei crudeli assassini, anche degli degli stupidi.
La canzone “Il Cielo di Natale” di Andrea Pinto (in versione ucraina), assieme ai suoi singolo (“L’idea”,“Purple cloud” e“Zelen derevo”) è anche dventata ringtone per la Kyivstar, la più grande compagnia telefonica ucraina.
Il progetto ideato e realizzato da Andrea Pinto e dal poeta ucraino Volodymyr Karacenzev (autore del testo della versione in lingua ucraina), viene fortemente consolidato da uno splendido videoclip, realizzato dal regista avellinese Maurizio Venturiero, che verrà trasmesso per tutto il periodo natalizio nelle televisioni italiane.