Due iniziative per il Giorno del Ricordo nella nostra provincia vedranno al centro un libro. “Il Fiore del Carso, una linea tra due mondi”, romanzo storico di Eleonora Davide, ambientato sul confine orientale nel periodo bellico e post-bellico, tra storia e testimonianze, sarà oggetto di due incontri per riflettere sulle vicende che portarono all’esodo di 350.000 italiani dall’Istria, Dalmazia e Fiume all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.
Il primo appuntamento a Monteforte Irpino, domenica 9 febbraio, a partire dalle 17,30, grazie alla Pro Loco Mons Fortis, si svolgerà nella Chiesa di Maria Santissima del Rosario, adiacente al Palazzo Loffredo. A incontrare l’autrice sarà la studiosa di storia locale ed editor Giovanna della Bella, mentre saranno proposte alcune atmosfere musicali dal M° Osvaldo Ardita.
Il secondo appuntamento, lunedì 10 febbraio, sempre alle 17,30 è stato organizzato dalle sezioni di Avellino dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia (UNUCI) e dall’Associazione Nazionale del Fante (ANF). L’appuntamento è nella sede UNUCI di Avellino, in via Ammiraglio Ronca, 13, in pieno centro storico. Ad accompagnare l’autrice nelle riflessioni sul tema trattato dal romanzo sarà ancora Giovanna della Bella. A fare gli onori di casa sarà il Ten. dott. Antonio Argenio, presidente UNUCI-Avellino. A moderare sarà Gianluca Amatucci, vicepresidente ANF-Avellino.
Nei due incontri saranno proposti brani tratti dal romanzo, grazie all’interpretazione di Paolo De Vito.
Il Giorno del Ricordo, fissato al 10 febbraio, è stato istituito dalla Legge n.92 del 30 marzo 2004 al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. In questa giornata sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.