Il mondo della disabilità tra forma e sostanza, tra balzelli ed azioni

Il mondo della disabilità tra forma e sostanza, tra balzelli ed azioni

Attraverso il canale di Radio Uno ho ascoltato la trasmissione  “Il rosso e il nero”, condotto da Vladimir Luxuria e Francesco Storace. L’argomento dibattuto è stato quello della disabilità, che mi ha dato spunto, per proporre al lettore alcune osservazioni. Il nostro Paese da qualche mese ( a mio parere ) vive con lo stile dell’apparire e non dell’essere, frutto di una linea politica fatta di facciata!
La Ministra alla disabilità ( dottoressa Locatelli ) ha sbandierato ai quattro venti l’organizzazione di un G7 in Umbria che si è svolto dal 14 al 16 ottobre u.s..Eppure, non abbiamo riscontrato dell’evento una grande e qualificata informazione, quasi finito nel dimenticatoio, fatta eccezione per un ” documento ” dei lavori consegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ( di cui non si conosce il contenuto). La stessa Ministra si è resa artefice di una forma inconsistente di ” pulizia dei testi afferenti alle leggi per le persone disabili “, eliminando il termine handicap. Un balzello verbale che dimostra ” un atto di facciata “, che non depone a favore della Locatelli, che disconosce la tradizione in italiano del termine: svantaggio.
Ci spieghi il lettore, quale differenza intercorre fra la citazione di” persona con handicap ” e ” disabile “, visto che lo svantaggio non pone in discussione il fatto che, al centro dell’attenzione del Legislatore vi è sempre e comunque ” la persona-cittadino”. Sarebbe opportuno accrescere le azioni concrete per mettere in essere il comma n°2 dell’articolo 3 della Costituzione Italiana, il quale promuove forme di intervento finalizzate alla rimozione ed al superamento ” delle disuguaglianze sociali “. Ma per fortuna nel nostro Paese si annoverano anche concrete azioni a favore dei disabili, come quelle realizzate a Pistoia, che in una recente graduatoria delle città risulta la prima in assoluto per il livello di vivibilità. Peculiari superamenti e abbattimenti delle barriere architettoniche, semafori sonori,museo tattile per i non vedenti, percorsi agevolati per l’utilizzo dei mezzi pubblici, fanno della città toscana un vero e proprio esempio da seguire! È edificante l’impegno di tanti Comuni italiani, che hanno formalizzato e sostanziato la presenza di ” un Garante delle persone disabili “, oppure hanno individuato all’esterno o all’interno delle Amministrazioni un delegato al settore.
Caro lettore sembra evidente l’altalena fra chi dice e fa poco e chi fa abbastanza per le persone con handicap. L’imperativo morale categorico, dichiarerebbe Emanuele Kant , è quello di mettere in campo la volontà politica di migliorare la quotidianità dei disabili e delle loro famiglie, alle prese con problematiche dell’inclusione nella scuola, dell’inserimento nel mondo del lavoro, degli ausili in materia di assistenza domiciliare, di mezzi di trasporto fruibili, di edifici pubblici senza barriere architettoniche .Speriamo che vi siano le condizioni affinché possano collaborare in sinergia con il pubblico associazioni e fondazioni dedicate alla specifica problematica dell’handicap!
Delegato alla disabilità 
Vincenzo Serpico