Pensieri, opinioni e riflessioni di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e Direttore Generale AGENZIA EUROMEDITERRANEA DI SVILUPPO.
Nel 2025, il mercato del lavoro italiano vedrà la creazione di tanti nuovi posti di lavoro, un segnale positivo che riflette una crescita economica distribuita tra diversi settori chiave. Tuttavia, nonostante questa espansione, il mancato incrocio tra domanda e offerta di competenze rappresenta una sfida cruciale per le aziende.
Le principali opportunità lavorative si concentreranno nell’industria, nell’agricoltura, nella logistica, nel commercio e nel turismo. Settori come la logistica, spinti dall’e-commerce, sono in forte espansione, con i magazzinieri tra i profili più richiesti. Anche il settore alimentare e le costruzioni necessitano di operai specializzati, mentre il turismo e la ristorazione continuano a offrire numerosi impieghi legati all’accoglienza e ai servizi.
Nel campo tecnologico, le figure esperte di intelligenza artificiale e web security, inesistenti fino a pochi anni fa, sono tra le più richieste. Tuttavia, molte aziende faticano a trovare lavoratori con le competenze necessarie per sfruttare al meglio le nuove tecnologie, penalizzando settori come l’automotive, che soffre un calo significativo.
Secondo l’osservatori di ricerca, il calo demografico avrà un impatto significativo sul mercato del lavoro: un numero ridotto di candidati porterà a maggiori opportunità lavorative e retribuzioni più competitive, creando un nuovo equilibrio sociale ed economico.
Per affrontare le sfide del futuro, sarà fondamentale investire nella formazione tecnica e tecnologica, colmando il divario tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dai lavoratori. In un panorama in evoluzione, l’Italia deve prepararsi a rispondere con una forza lavoro qualificata, in grado di sostenere la crescita e la competitività del Paese.