La difesa della democrazia contro le nuove minacce del potere privato

La difesa della democrazia contro le nuove minacce del potere privato

Pensieri, riflessioni ed opinioni di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e Direttore Generale AGENZIA EUROMEDITERRANEA DI SVILUPPO

Nell’intervento diretto e lucido del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, emerge con forza un appello alla difesa della democrazia e del nostro modello di vita di fronte a fenomeni sempre più invasivi e preoccupanti. Il Capo dello Stato ha sottolineato come, in un contesto globale caratterizzato dalla frammentazione e dalla privatizzazione del potere, sia necessario vigilare affinché i principi fondamentali che regolano la vita civile ed economica non vengano compromessi da concentrazioni eccessive di capitali e poteri in poche mani.

Un sistema in trasformazione
Lo Stato moderno, storicamente fondato sul monopolio dell’uso della forza e della moneta, è oggi sfidato dalla crescente influenza di poteri privati capaci di incidere direttamente sulle dinamiche economiche e politiche. Come ha evidenziato Mattarella, queste intrusioni non si limitano a specifici settori, ma stanno ridisegnando gli equilibri della nostra società, mettendo in discussione le basi stesse della democrazia.

L’ascesa di circuiti monetari paralleli, come le criptovalute, e il controllo di settori strategici da parte di poche multinazionali rappresentano una minaccia non solo per la stabilità economica, ma anche per la qualità della vita dei cittadini. Il rischio, secondo il Capo dello Stato, è che queste dinamiche producano distorsioni, limitando la libertà economica e impedendo una distribuzione equa delle opportunità.

La democrazia come garanzia di libertà e equità
La democrazia, ha ricordato Mattarella, non è solo un sistema politico, ma il fondamento del vivere civile e del nostro modello economico. Difenderla significa garantire un equilibrio tra libertà individuale, sviluppo economico e giustizia sociale. La concentrazione eccessiva di poteri economici nelle mani di pochi rappresenta una minaccia non solo per le imprese, ma anche per l’intera comunità, perché rischia di trasformare il mercato in uno spazio dominato da oligopoli, con effetti devastanti sulla concorrenza e sull’innovazione.

Un nuovo equilibrio tra Stato e mercato
Mattarella ha lanciato un monito chiaro: lo Stato deve recuperare il controllo delle dinamiche economiche e sociali, senza tuttavia soffocare l’iniziativa privata, ma garantendo che essa si sviluppi in un contesto equilibrato e sostenibile. È necessario promuovere un’economia più inclusiva, che consenta a tutti, non solo ai grandi gruppi, di contribuire allo sviluppo del Paese e di beneficiarne.

Questa visione, ha ribadito il Presidente, si fonda sulla responsabilità condivisa: le istituzioni devono assicurare regole chiare ed efficaci, mentre le imprese devono operare con una visione etica e sociale, consapevoli del loro ruolo non solo come motore economico, ma anche come attori fondamentali della democrazia.

Conclusione: una sfida per il futuro
L’intervento del Presidente Mattarella non è solo un invito alla riflessione, ma una chiamata all’azione. Difendere la democrazia significa proteggere il nostro modo di vivere, la qualità della vita e la libertà di fare impresa senza ingerenze indebite. È una sfida che richiede unità, lungimiranza e impegno, perché solo garantendo un equilibrio tra potere pubblico e iniziativa privata possiamo costruire una società più giusta e sostenibile, capace di affrontare le sfide del futuro.