Ritorna il vino, sua maestà il vino. Apprezzato da queste parti già dai tempi in cui i romani alle falde del Vesuvio ne producevano per soddisfare l’oziosa Pompei.
Il vino e la vendemmia che come tradizione di questi tempi vedeva i viticoltori e gli agricoltori terzignesi avviarsi alle campagne per la vendemmia. Quasi come fosse un rito sacro, un appuntamento improcrastinabile. Perché madre natura vuole essere rispettata se la si vuole generosa e bella.
Nella piazza di Terzigno si omaggia il nettare prezioso tanto caro a Bacco. L’occasione per rivivere questa tradizione tipica della città del Lacrima Crhisty si presenterà domenica 28 ottobre 2018 alle ore 9.00 quando l’antica pratica della pigiatura verrà riproposta. Protagonisti saranno i giovani ed i bambini terzignesi che saliranno sulle botti ed inizieranno a pigiare con i piedi nudi sui ricchi acini di uva bianca e rossa che solo la terra vulcanica sa produrre.
“Terzigno è la città del Vino e questo fattore dovrà sempre primeggiare“: questo era il motto di un sindaco Nino De Falco che del vino di Terzigno fece vanto arrivando a donarne una fornitura all’allora Santo Padre Giovanni Paolo II che con quel lacrima Christy celebrò messa in Vaticano. È giunta, quindi, l’ora di riappropriarsi del proprio passato, di riportare il vino al centro della discussione pubblica e politica di Terzigno.
Il programma della giornata inizierà alle 9.00 con la pigiatura del vino da parte dei bambini. Quella di quest’anno è la terza edizione.