Da un po’ di tempo l’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi), ci stupisce sempre più per le brillanti iniziative che il Fiduciario della sezione di Napoli Giuseppe Fraia, direttore di Villa Lucrezio a Napoli, unitamente con il suo vice fiduciario Dario Duro e con il segretario del sodalizio, sempre per la sezione napoletana, Raffele Cuccurullo, maître di Villa Lucrezio, riescono a mettere in atto per un rilancio di una delle Associazioni dell’accoglienza ed ospitalità più storiche d’Italia. Giorni addietro, infatti, è stata realizzata una riunione dei soci dell’Amira, invitando anche giornalisti ed altre personaggi di spicco dell’imprenditorialità e della cultura della Campania ed i tre personaggi su citati, hanno svolto una relazione sull’organizzazione di ambiziosi e futuri eventi che possano dare un gran rilancio alla loro amata Amira al fine di stimolare interesse prioritariamente nei giovani, ma anche nei già veterani soci, affinchè questa associazione, che un po’ come altre forse per la crisi che ha attanagliato l’economia italiana e mondiale negli ultimi anni aveva diminuito quel suo sviluppo ed importanza, possa tornare al suo grande splendore che ha avuto dalla nascita. L’Amira, che vanta la sua nascita nel 1955 a Milano presso il Ristorante Savini, dall’idea del direttore di sala di questa struttura Comm. Ferniani, ricordiamo che è l’unica associazione riconosciuta giuridicamente con D.P.C.M. del 7-07 1994 G.Uff. 1/10-94. Questa Associazione, senza scopi di lucro, a carattere esclusivamente professionale, che conta ben 50 sezioni nell’intero Stivale, è quanto di più storico e valido possa esserci, per la qualificazione di un Maître, che con il suo distintivo farfallino d’oro o anche d’argento, rappresenta una delle tante categorie di professionisti, che operano nei grandi alberghi e ristoranti, e che quotidianamente offrono accoglienza e professionalità, ai tantissimi clienti e turisti che sono una fonte primaria e necessaria per lo sviluppo economico nel settore dei servizi della ricettività. Nel corso dell’incontro il prof. Piero Ferretti, docente dell’Ipsar Duca di Buonvicino a Calata Capodichino NA, emblema di una famiglia che ha speso la propria vita per potare all’apice del successo l’accoglienza turistica e l’insegnamento a questa professione, è stato chiamato al tavolo degli oratori, per ricevere il farfallino dell’Amira ed un certificato di iscrizione al sodalizio quale socio onorario, riconoscimenti che erano stati già attribuiti ai suoi genitori ed in particolare a mamma Lya, una mamma per tutti coloro che l’hanno conosciuta per la sua grande bontà, umanità e disponibilità al fine di infondere, anzitutto nei giovani, insegnamenti per successi di vita. Val la pena ricordare che l’indimenticabile Lya è stata la punta di diamante dell’enogastronomia per gli istituti alberghieri con suo marito Mimmo, persone che tutti coloro che hanno avuto l’opportunità e la fortuna di conoscerli ricordano anche per la loro imprenditorialità con il loro bellissimo albergo non a caso a Diamante. Personaggi che hanno dato vita veramente ad un grande spazio della enologia, gastronomia, buon beverage e insegnamenti di comportamenti, comunicazione e comunicatività, bon ton e tant’altro, in particolare Mimmo per essere stato il fautore della creazione degli istituti alberghieri in Campania e Lya per aver scritto tanti libri oltre che sull’enogastronomia anche di testo per la docenza scolastica. Principale argomento trattato in questo incontro Amira con tanti soci e giornalisti intervenuti, sono state le tematiche e l’organizzazione partecipativa della sezione napoletana al 62° congresso internazionale Amira che si terrà ad Ischia (sezione costola insieme a Procida di quella di Napoli con il proprio fiduciario Salvatore Trapanese), dal 26 al 30 novembre, ospitato dal Sorriso Resort Thermae & Spa, splendida struttura emblema della sorridente accoglienza che Ischia offre anche attraverso l’ospitalità che l’affascinante P.R. di questo hotel di Forio, Luana Pezzuto sa egregiamente proporre. Questo anche al fine di dimostrare, come fatto già in tre precedenti congressi tenutisi in Campania all’epoca del fiduciariato riconfermato per ben 42 anni al Gran Maestro della Ristorazione Cav. Giuseppe Di Napoli, che ha voluto poi cedere lo scettro per un passaggio ai più giovani delle sue competenze e lavoro organizzativo, che la Campania può continuare a fare esprimere con giudizi positivissimi sul suo operato anche nelle occasioni di così grande spessore. Ad ospitare l’incontro ed a renderlo ancora più interessante ed attraente è stata l’incantevole struttura del Baia Marinella restaurant in via Napoli, 4 a Pozzuoli (NA), un luogo unico sul territorio, per bellezza, funzionalità, cucina e servizi che è in grado di offrire per la sua esperienza ventennale nel settore della ristorazione e del banqueting, una nuova idea di intrattenimento per fare di ogni evento un evento unico ed indimenticabile. Strutturata con la sua sala Flegrea interna con capienza di 100 posti, le pedane Nisida e Posillipo direttamente sul mare, con capienza rispettivamente di 140 e 70 posti, un lounge bar panoramico sulla terrazza con capienza di 40 posti, una pedana solarium per trascorrere una giornata in pieno relax, restando comodamente sdraiati sul lettino e con la possibilità di degustare le specialità a buffet della casa, la possibilità di sosta auto proprio di fronte ed ancor più, a soli 50 metri dal locale, nel parcheggio multipiano comunale di via San Francesco ai Gerolomini a Pozzuoli, questo locale resta il posto ideale per realizzare un sogno sul mare. A contornare l’efficienza del tutto ci pensano poi Roberto Migliorato, e Rosario Gaudino, titolari della struttura con il maître Amira Paolo Ripa direttore di sala e lo chef. I titolari hanno voluto ricordare che intendono offrire “L’Eccellenza al servizio del Cliente” citando quanto sostenuto da Anthelme Brillat-Savarin, nella sua Fisiologia del gusto, 1825: «Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita».
Il piacere di un così interessante e bel pomeriggio sul mare del golfo flegreo con la visione di Sorrento Punta Campanella, Capri, Procida, Ischia e più vicine Nisida a sinistra e Monte di Procida a destra sono state quasi un segno premonitore che le idee sviluppate nel corso di questo incontro, moderato da Dario Duro anche nel momento di interventi dei vari giornalisti come Sabrina Abbrunzo di Capri Event o anche della nota imprenditrice Antonella Tizzano titolare con il marito Gennaro Esposito di due stupende strutture: il ristorante “Tenuta Casa Maryá” ad Ercolano e “l’Hotel relais Maresca” con il suo ristorante “Terrazza Maresca” a Capri, possano prendere a navigare verso nuove mete di sviluppo dell’Amira.
Si è così, a chiusura dei lavori, festeggiato e brindato con degustazione di finger food offerti dalla struttura ospitante l’evento ed i prelibati vini offerti da Oreste De Santis titolare della giovane azienda vinicola “Macchie S. Maria”, che a Montemiletto AV, lavora le uve del territorio con dedizione e costante ricerca della qualità nel rispetto dell’ambiente per la valorizzazione massima delle tipicità dei prodotti di zona proponendo la qualità dell’autentico made in Italy a livello internazionale. Poi ancora degustazione di bruschettine con gli autentici pomodorini del piennolo del Vesuvio Dop e pomodorini gialli col pizzo del monte Somma, che con gran passione Davide Valletta e Giovanna Capasso con la loro azienda agricola “Terra Viva del Vesuvio” producono a Somma Vesuviana. Una azienda partecipe alla riunione Amira, che ha voluto offrire anche altri famosi ed inimitabili prodotti, sempre di loro produzione nelle terre alle falde del Vesuvio, come le famose noci, le albicocche, le uve Catalanesca, Tintarella, Sciascinoso e Per’ e Palummo, uvaggi autoctoni, con i quali Davide e Giovanna danno luogo a eccellenti vini espressione viva e sincera di un territorio che ha tanto da offrire attraverso le sue terre con i suoi prodotti, che in terreni e condizioni microclimatiche uniche, se trattati nella crescita, raccolto e lavorazione da persone che vogliono emergere sempre più, come questa azienda, danno vita a vini grandi nell’esprimere un amore che vive chi vuole dedicarsi alla propria terra, senza lasciarla per trovare migliori opportunità di lavoro e sacrificandosi per conservarla e tramandarla nella sua autenticità e bontà. A far da contorno a tutti questi prodotti veramente artigianali, è intervenuto anche Francesco Perna con la sua Azienda “Cristino” di Montecalvo Irpino (AV), facendo assaporare i suoi tarallini Artigianali dai vari gusti, e gli originali “Tegami di pane” come li definisce l’azienda produttrice, ma che per chi li ha provati preferirebbe considerarli dei deliziosi quanto gustosi contenitori dove impiattare e servire prelibate leccornie per rafforzarne il pregio e la presentazione visiva, permettendo inoltre alla pietanza presentata di conservare tutti gli aromi, sentori, sapori e gusti fino all’assaporamento, nel momento che nel servirli si solleva il coperchio (di pan biscottato come l’intero pan tegame), come avvenuto per l’occasione dove sono stati proposti ripieni di polipetti alla Luciana o cozze a zuppa che in un luogo come quello del Baia Marinella trasfondeva nei degustatori “’O mare ‘e Napule” rifacendoci alla nota melodia di “Mandulinata A Napule” di E. Murolo e Tagliaferro. In chiusura, una degustazione di “Mojtello”, l’innovazione Italiana che interpreta la tradizione Cubana realizzata da Fabio Rinaldi, ha preceduto i saluti fra gli intervenuti con l’annuncio di nuova riunione di sezione, da tenersi prima della data del congresso nazionale in data e luogo da destinare, ma sempre itinerante come vuole la dinamicità dell’attuale gruppo dirigente per avere un più vivo contatto con tutto il territorio e tutti gli iscritti.
Giuseppe De Girolamo