L’Incredibile Metodo dei Romani per Sostituire la Carta Igienica. Il “Tersorium”: L’Antico Scopino dei Romani

L’Incredibile Metodo dei Romani per Sostituire la Carta Igienica. Il “Tersorium”: L’Antico Scopino dei Romani

Nell’antica Roma, l’igiene personale era un aspetto fondamentale della vita quotidiana, e i Romani svilupparono metodi sofisticati per la pulizia, tra cui il “Tersorium”. Questo strumento, spesso sconosciuto ai più, era l’antenato del moderno scopino per il bagno ed era utilizzato nelle latrine pubbliche.

Il tersorium consisteva in una spugna naturale fissata a un bastone di legno e veniva impiegato per l’igiene personale dopo l’uso delle latrine. Dopo ogni utilizzo, il dispositivo veniva immerso in un recipiente contenente acqua e aceto o acqua salata per essere disinfettato, garantendo così una pulizia adeguata per gli utenti successivi.

Le latrine pubbliche romane erano strutture all’avanguardia per l’epoca, spesso dotate di sedili in pietra forati e collegati a un sistema di canalizzazione dell’acqua che permetteva di mantenere un certo livello di igiene. Tuttavia, l’uso comune del tersorium poneva anche alcuni rischi igienici, soprattutto in termini di trasmissione di batteri e malattie.

Oltre alla sua funzione pratica, il tersorium è oggi un affascinante reperto storico che testimonia le abitudini igieniche dell’antichità. Gli archeologi hanno rinvenuto resti di questi strumenti in varie località dell’Impero Romano, permettendo di approfondire la conoscenza delle pratiche quotidiane dei nostri antenati.

L’igiene nell’antica Roma era molto avanzata rispetto ad altre civiltà dell’epoca, con bagni pubblici, acquedotti e sistemi fognari complessi. Il tersorium rappresenta una curiosa ma significativa testimonianza di quanto fosse elaborato il concetto di pulizia personale in quel periodo.

Oggi, il tersorium rimane un interessante esempio di come le pratiche igieniche siano evolute nel tempo, offrendo uno spunto di riflessione su quanto la società romana fosse attenta alla cura del corpo e alla salute pubblica.