Primo appuntamento con il corso itinerante di alta formazione chirurgica AndroSud rivolto agli urologi per insegnare come risolvere definitivamente l’impotenza e l’incontinenza urinaria, conseguenze di interventi alla prostata per tumore che affliggono milioni di italiani over 50, condizionando pesantemente la qualità di vita del paziente e della coppia.
Nei giorni 26 e 27 novembre prossimi si tiene, presso il complesso operatorio dell’ Unità Operativa Complessa di Urologia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, diretta dal dottor Paolo Fedelini, Andro-Sud, un importante evento formativo basato sull’insegnamento delle più avanzate tecniche chirurgiche andrologiche. Il fine è quello di creare una nuova leva di chirurghi in grado di combattere impotenza e incontinenza post interventi oncologici. Organizzatore del corso – realizzato con il contributo della Ipsen farmaceutici – è il dottor Maurizio Carrino, responsabile di andrologia chirurgica del Cardarelli.
“AndroSud”, spiega il dottor Carrino, “è un corso itinerante riservato a dieci medici durante il quale esperti andrologici eseguono in diretta complessi interventi di chirurgia andrologica basati sull’impianto di protesi peniene tricomponenti di ultima generazione per la ripresa della sessualità, di sling transotturatoria e di sfintere artificiale per il ripristino della continenza urinaria in pazienti già sottoposti a operazioni per la rimozione del tumore”. Ai partecipanti al corso andranno 10 crediti formativi, quale riconoscimento della loro attiva presenza a un corso di aggiornamento e formazione professionale durante il quale hanno avuto modo di apprendere, con diretta partecipazione agli interventi chirurgici, le tecniche di chirurgia protesica più avanzate.
“Deficit erettile e incontinenza urinaria”, continua il dottor Carrino, “sono le due gravi complicanze legate all’intervento chirurgico per l’asportazione della prostata affetta da carcinoma, ma anche alla vescica e al retto, quando colpiti dallo stesso male. Ancora oggi, nonostante i progressi in ambito laparoscopico e della chirurgia robotica, questi problemi affliggono circa il 30% dei pazienti, che possono però trovare una valida soluzione proprio nella specifica chirurgia protesica o implantologica. Da qui la necessità sempre più attuale e destinata a crescere con l’incremento dell’aspettativa di vita nella popolazione maschile e anche con il manifestarsi in età sempre più giovane di queste patologie, di un numero maggiore di chirurghi in grado di eseguire a buon fine questi interventi. Probabilmente oggi non tutti i centri urologici sono attrezzati per tale evenienza o sono in linea con gli ultimi dettami della scienza chirurgica, da qui l’importanza fondamentale di Andro-Sud. Scopo del corso è proprio quello di formare giovani uroandrologi attraverso una “full immersion” chirurgica condotta a fianco di esperte équipe di collaudati operatori, pronti a trasfondere in loro non solo le tecniche di base ma anche quegli indispensabili “trucchi” e quelle strategie che costituiscono il bagaglio indispensabile di un operatore che sia affidabile sotto tutti i punti di vista”
A fianco del dottor Carrino agisce un gruppo di varia provenienza e comprovate capacità: dalla Sicilia (dottor Rosario Leonardi), dalla Basilicata (dottoressa Angela Vita) e dalla Campania, operante in strutture private (dottor Stefano Pecoraro).
L’iniziativa Andro-Sud che sarà ripetuta in Campania, Sicilia e Basilicata, ha riscosso immediato successo, al punto che non è stato possibile soddisfare tutte le richieste di partecipazione giunte da vari ospedali del sud Italia. Sono già previsti ulteriori appuntamenti.
“Il reparto di urologia e chirurgia andrologia delI’Ospedale Cardarelli di Napoli”, conclude Carrino con orgoglio, “vanta circa 500 visite andrologiche e 2500 interventi di chirurgia urologica l’anno, di cui circa 300 di chirurgia andrologica. Grazie a un budget messo a disposizione dai vertici aziendali vengono effettuati almeno 15 impianti protesici senza alcuna costo per il paziente. E’ un dato molto importante se si considera che in Italia alcuni ospedali hanno problemi ad acquistare le protesi proprio per via dei loro budget limitati, quindi spesso il paziente è costretto a rivolgersi a strutture private, con relativo carico economico. Attualmente, il Cardarelli è il principale ospedale che effettua chirurgia protesica ricostruttiva in Campania.”