NEL TEMPO DELLE SOLITUDINI, IL RITORNO ALLA NARRAZIONE

NEL TEMPO DELLE SOLITUDINI, IL RITORNO ALLA NARRAZIONE

Nel mondo globalizzato di oggi, dove le distanze si accorciano ma le divisioni sembrano ampliarsi, il viaggio rimane un potente strumento di scoperta e connessione. L’antologia Life, vida, vita, vie, leben: trame dal mondo, curata da Giusy Carleo e Marisa Pesola (Opera Indomita, 2025), raccoglie racconti che esplorano il viaggio non solo come spostamento fisico, ma come esperienza interiore capace di unire culture, generazioni e identità. Attraverso storie che spaziano dall’Albania al Vietnam, dalla Provenza alla Martinica, il libro dipinge un affresco di umanità in movimento, dove ogni confine superato diventa un filo rosso che cuce insieme le trame dell’anima.

Viviamo in un’epoca che ha perso il respiro lento della memoria. Tutto accelera, tutto si consuma: le relazioni, le notizie, persino le emozioni. È in questo sfondo liquido e instabile che la narrazione, quella autentica, torna a farsi atto di resistenza.

“Life, vida, vita, vie, leben” non è soltanto un titolo: è una dichiarazione. Un richiamo alla vita nelle sue mille forme, nei suoi mille modi di essere pronunciata e vissuta. Un invito a riscoprire la trama che tiene unito ciò che il nostro tempo vorrebbe dissolvere: l’umano.

Narrarsi e ascoltare storie è un bisogno antico quanto il primo fuoco acceso da mani tremanti. È un gesto che crea comunità, che placa la paura, che dà senso al disordine. In un mondo che ci vuole isolati, raccontare – e raccontarsi – diventa un atto politico, un gesto d’amore, una forma di cura.

Questa raccolta di voci, luoghi, vite, restituisce dignità alla lentezza, al dettaglio, all’emozione non confezionata. È un mosaico imperfetto e perciò vivo, reale. È la prova che esistono ancora parole capaci di costruire ponti, non barriere.

Il vero valore di un’opera come questa non sta tanto nella qualità letteraria – pur importante – ma nella sua funzione sociale: tessere, riconnettere, salvare piccoli frammenti di umanità dalla dimenticanza.

Oggi più che mai, abbiamo bisogno di storie che non gridano, ma sussurrano. Di racconti che non competono, ma accolgono. Di voci che non giudicano, ma abbracciano.

In tempi di guerre, di crisi, di spaesamento globale, la letteratura – specie quella corale, sincera, non accademica – torna ad avere una missione: ricordarci che ogni vita, per quanto piccola, contiene un universo. E che solo condividendo questi universi possiamo sperare di ritrovare noi stessi.

Perché leggere, oggi, è un atto di resistenza.

E raccontare è, forse, il modo più vero di essere vivi.

“Life, vida, vita, vie, leben: trame dal mondo” a cura di Giusy Carleo e Marisa Pesola, edito da Opera Indomita, è disponibile su AMAZON.”