
Ad Avella (e non solo) tanti conoscono il percorso culturale dello scrittore e giornalista Nicola Pugliese (1944-2012). Recentemente ha visto la luce anche la pubblicazione di Stefano Cortese, che connota la figura del Nostro nell’ambito variegato di coloro, che hanno prodotto scritti fatti con profondità e stile. Nei racconti di coloro che lo hanno conosciuto, viene fuori anche l’esistenza di “un quaderno”, sul quale Nicola Pugliese nel suo intrattenersi presso il Caffè ” Il Pasquino “, aveva usato per trascrivere composizioni in versi. Carmine Guerriero riferisce di aver letto una toccante e profonda poesia, nella quale il Nostro aveva tratteggiato la figura del padre. Sappiamo tutti, che Nicola Pugliese è stato giornalista sul quotidiano “Roma”, ereditando in qualche modo questa professione da suo padre. Di questo “quaderno” si sono perse le tracce, dopo che esso è stato restituito giustamente, nelle mani della figlia dello scrittore, Alessandra, che Lui amava chiamare con il vezzeggiativo di “Persechella”. Chi scrive, reitera la propria volontà verso il ricordo di Nicola Pugliese, destinatario di una giusta attenzione, di una diversa gratificazione e di un intenso impegno culturale che Pugliese merita e si rinnovano gli auspici che la sua persona, il suo nome, la sua produzione letteraria, la sua edificante presenza nelle piazze e nelle strade di Avella, vengano ufficialmente trasferite in una nomenclazione, all’interno della toponomastica del piccolo Comune irpino. Speriamo, che al più presto si creino le condizioni, per poter promulgare la creatività di Pugliese anche come poeta.
Vincenzo Serpico