In seguito al notevole risultato conseguito in occasione dell’ultimo censimento nazionale dei “Luoghi del Cuore FAI”, la Chiesa di Santa Maria Jacobi, sita nel centro storico di Nola, si è classificata al quarto posto in Campania ed è, ora, oggetto di un iter FAI inerente ad un progetto di valorizzazione e restauro, che si concluderà con un finanziamento e promozione mediatica da parte della Fondazione Ambiente Italia.
La raccolta firme nella competizione dei “Luoghi del cuore FAI” è stata promossa dell’Archeoclub d’Italia sezione di Nola, presidiata dall’attivissima prof.ssa Flora Nappi, mentre il progetto di restauro e valorizzazione è stato proposto dalla diocesi di Nola, nella persona del legale rappresentate Mons. Pasquale Capasso, e redatto dalla instancabile dottoressa Antonia Solpietro, direttore ufficio beni culturali della diocesi di Nola. Le opere di restauro saranno eseguite a cura della ditta Alfart di Maria Foglia, con l’alta sorveglianza della Soprintendenza e la direzione dei lavori dell’ufficio dei beni culturali della Diocesi di Nola, che ha scelto di affidare al professore Pierluigi Leone de Castris, docente dell’Università Suor Orsola Benincasa, il ruolo di controllo e indirizzo delle scelte, da valutarsi in corso di restauro.
Il progetto ha avuto un parere positivo ed entusiasta della sezione FAI di Nola ed è stato inoltrato a mezzo piattaforma al Fondo Ambiente Italia con il titolo: “Da palatium baronale a chiesa delle clarisse. Il restauro degli affreschi laici”. La chiesa di Santa Maria Jacobi a Nola è un sito di notevole interesse architettonico, storico ed artistico, in quanto costituisce un raro esempio di edificio laico medievale nel contesto campano, trasformato poi in plesso monastico delle clarisse. La parete oggetto di intervento, rappresentava nel Duecento l’ingresso all’antico palatium su via Santa Chiara, ed oggi risulta chiuso, ma conserva all’esterno la sagoma del portale in tufo grigio. Si ritiene che la fondazione del palatium laico sia da ricondurre ai Montfort/Orsini, signori di Nola. L’intervento riguarderà il restauro delle decorazioni pittoriche e dell’antica muratura a vista, emersa in larghe porzioni dove non è più presente la decorazione.
L’atteso finanziamento del Fondo Ambiente Italia rappresenta il soddisfacente risultato della combinazione tra attività di valorizzazione e coinvolgimento della comunità nella forma di enti, professionisti e cittadini, che rende possibile non solo la riscoperta del valore di gioielli nascosti presenti sul nostro territorio, ma anche la loro concreta rinascita.
Nella giornata di venerdì 24 novembre, interverrà un esperto della videocomunicazione inviato dalla sede centrale Fondazione Ambiente Italia, accolto dalla sezione FAI di Nola, nella persona del referente e responsabile ing. Mario Romano, dall’arch. Michelina Siracusano delegata ai beni architettonici e del paesaggio e dalla delegata alle relazioni con il pubblico ed ufficio stampa Martina Catanese. Saranno presenti altresì, la prof.ssa Flora Nappi, la dott.ssa Solpietro, il prof. De Castris e Don Pasquale Capasso.
Martina Catanese