La criptovaluta più famosa al mondo compie quindici anni. Ne ripercorriamo i fatti salienti con una visione rosea del suo futuro.
All’inizio di quest’anno la criptovaluta più rinomata e gettonata del mondo ha compiuto i suoi quindici anni di esistenza. Ma anche se il primo token di criptovaluta ha raggiunto un termine di scambio che supera i 41.500 dollari per unità nelle borse internazionali di criptovaluta, la sua gloria non è stata così notevolmente presente ai tempi del suo lancio sul mercato.
Infatti, non tutti sapranno che la prima transazione registrata in Bitcoin risale al 22 maggio 2010, a quasi un anno dell’apparizione della nuova moneta sul mercato, quando 10.000 Bitcoin sono stati utilizzati per acquistare due pizze. E non è uno scherzo!
Il decennio e mezzo di Bitcoin non solo ha segnato il passare del tempo, ma ha anche svolto un ruolo fondamentale nel plasmare il corso delle criptovalute. Verde casino ne ripercorre i punti salienti.
Come nasce il Bitcoin?
Nel 2008 è uscito un rapporto ufficiale intitolato “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System” a firma di un certo Satoshi Nakamoto. Si trattava di un lavoro di gruppo anonimo in cui gli autori delineano i principi e i meccanismi di un sistema di valuta digitale decentralizzato tramite l’introduzione di un software open-source, quindi aperto a tutti.
Il “blocco genesi”, o “blocco 0” di questa blockchain è stato estratto il 3 gennaio del 2009, data ufficiale del lancio della moneta.
Prima di Bitcoin, naturalmente, ci sono stati altri tentativi di creare tecnologie per introdurre delle monete digitali, tra cui l’e-cash di David Chaum negli anni Ottanta e la prima valuta basata su proof-of-work di Hal Finney. Tutti tentativi che non ebbero successo. Bitcoin ha però dato una spinta rivoluzionaria in merito e da allora sono state sviluppate numerose altre criptovalute (spesso indicate come altcoin), ognuna con caratteristiche e scopi unici. Il Bitcoin, tuttavia, rimane la criptovaluta più conosciuta e utilizzata.
Alcune curiosità sul token Bitcoin
Il Bitcoin che conosciamo oggi è un fenomeno culturale che si spinge oltre i confini della tecnologia e della finanza. Per molti versi, è andato oltre le proposte iniziali del suo creatore. Le tecnologie decentralizzate su cui Bitcoin si basa superano le semplici transazioni peer-to-peer sostenute da Satoshi e aiutano la rete Bitcoin a evolversi in un ecosistema ricco di innovazioni. Ma la moneta sta ancora maturando, anzi: non è ancora maggiorenne!
Vediamo alcuni fatti curiosi che la caratterizzano:
- Due pizze da Papa John’s (nota catena americana) hanno registrato la primissima transazione in Bitcoin nel 2010. Un evento noto ormai come “Bitcoin Pizza Day”.
- I termini “blockchain” e “criptovaluta” non sono stati utilizzati nel libro bianco originale di Bitcoin. Nakamoto, che aveva pensato di chiamare il Bitcoin “electronic cash” o “netcoin”, si riferiva invece alla blockchain come a un “server”.
- L’offerta totale di Bitcoin è limitata da sempre a 21 milioni, una scelta progettuale volta a imitare la scarsità di metalli preziosi come l’oro.
- I Bitcoin sono puramente digitali e vengono memorizzati elettronicamente in programmi chiamati portafogli, protetti da password. Una volta trasferito il Bitcoin a qualcun altro, non c’è modo di recuperarlo o di contestare la transazione.
- Il 10 gennaio 2024, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha dato l’approvazione per uno scambio in borsa del Bitcoin per la prima volta, provocando un notevole afflusso di investimenti per un totale di 4,6 miliardi di dollari in un paio di giorni.
Il futuro di Bitcoin
Il 2023 ha lasciato molti utenti di Bitcoin entusiasti della strada da percorrere per la blockchain più antica del mondo, che dà priorità a sicurezza e decentralizzazione, e i costruttori stanno già lavorando per spingere i limiti della tecnologia esistente. In definitiva, questi sforzi dovrebbero portare a un’adozione di massa non solo del token Bitcoin, ma anche dell’etica di questa criptovaluta, da sempre messa in dubbio internazionalmente. L’ambiente istituzionale per il Bitcoin sarà cruciale per una serie di ragioni, e non solo perché ci saranno più utenti di BTC.
Fortunatamente, l’ecosistema Bitcoin ha già gettato le basi per altri quindici anni brillanti. Se l’attuale panorama delle criptovalute ci ha insegnato qualcosa, è che anche nei momenti più bui i costruttori continuano a costruire. Sebbene il Bitcoin esista solo da quindici anni, è emerso un ecosistema dedicato per realizzare un futuro in cui gli individui hanno l’esclusiva sulla destinazione del loro denaro. La quantità di progressi già compiuti su Bitcoin mostra solo quanto la comunità di Bitcoin possa realizzare in futuro, anche nel più ampio panorama delle criptovalute.
Insomma, la visione di Satoshi di dare potere all’individuo risuona ancora oggi, ed è una visione che non potrà che diventare più grande con il tempo.
Con la sua natura decentralizzata, sicura e senza confini, il Bitcoin si è dimostrato resistente di fronte alle incertezze economiche. Con la crescita dell’adozione da parte delle istituzioni, i progressi tecnologici e una maggiore accettazione, è destinato a continuare a plasmare il futuro della finanza, offrendo un paradigma alternativo e decentralizzato che sfida le nozioni convenzionali di denaro e investimenti.