Vitigni, vita, radici, quelli della famiglia Storti pronta a portare la “Paterno Cantina” sul palco di Casa Sanremo insieme a Terre d’Irpinia, nell’ambito della 75esima edizione del Festival della canzone italiana.
La vita e le radici della famiglia Storti sono in quell’immensa vigna allocata in un territorio storicamente vocato, nell’area di produzione dell’Aglianico DOCG, a Paternopoli.
Paterno era l’antico nome di questo incantevole comune irpino ed “è per questo – dice fiero il numero uno, Angelo Storti– che abbiamo deciso di chiamarci così, per sottolineare il legale inscindibile con questo luogo. Nel luogo dove oggi sorge la cantina Paterno si faceva vino già nel 700. Poi nella seconda metà del 900 mio nonno pianta le radici dell’attuale cantina che negli anni 90 viene ampliata da mio papà. Proprio a lui e dedicato il nostro vino più rappresentativo. Don Aliandro, Irpinia Campi Taurini da Aglianico in purezza, che affina oltre 2 anni. Perchè il tempo fa bene alle cose che valgono”.
Ed infatti la cantina Paterno risale storicamente alla fine del settecento, dedita alla produzione e al commercio del vino, diffuso nelle varie taverne e osterie esistenti lungo la via regia che da Napoli portava alle Puglie, ed inoltre trasportato a Napoli, capitale del regno Borbonico. Sul finire all’ottocento con l’arrivo della ferrovia si aprirono nuovi mercati nazionali ed internazionali.
Angelo Storti, figlio del titolare Alessandro, racconta così un’esperienza tramandate di padre in figlio e che ora è giunta alla terza generazione: «Parliamo di un’azienda a carattere familiare, abbiamo trenta ettari di nostra proprietà per la coltivazione e la nostra produzione va dall’aglianico alla falanghina custodendo il meglio dei sapori. Ci occupiamo di tutto per quanto riguarda i nostri vini». Un’azienda che sorge su un territorio di grande rinomanza enologica nell’area di produzione dell’Aglianico Docg, ma che riesce ad eccellere su tutti i prodotti riguardanti la tradizione irpina. «Stiamo portando avanti anche nuovi prodotti con grande successo – continua Angelo – che vanno ad un aglianico in bianco, uno spumante di fiano e stiamo avendo tantissime soddisfa zioni dal nostro aglianico rosso frizzante».
Una squadra molto professionale quella di cui si avvale l’azienda vitivinicola Paterno, come lo stesso Angelo Storti tiene a sottolineare: «Abbiamo il nostro enologo, Raffaele De Martino, che eccelle grazie al suo impegno e alla sua professionalità, così come un agente sulla provincia di Napoli come Vincenzo Paldo che riesce a curare al meglio i nostri prodotti. Insomma, un’azienda familiare sì ma che eccelle in tutti i settori grazie alla dedizione di chi ci collabora, dalla produzione alla commercializzazione”.
Con “Paterno Cantina” solo vitigni autoctoni, per una tipicità territoriale assoluta. In ogni bottiglia emerge forte la personalità del vitigno di origine, vinificato secondo metodi tradizionali a cui si affiancano le tecnologie più utili a valorizzare la qualità.
La passione per il lavoro e la continua innovazione tecnologica sono le carte vincenti di Angelo Storti e del suo team, ergendo l’attività sul mercato come cantina all’avanguardia capace, non solo di innovare, ma anche di conservare tradizioni, gusto e sapore per il proprio vino. Tutto il lavoro in vigna e in cantina viene svolto da persone di famiglia, un’altra carta vincente dell’Azienda paternese.
Dalla produzione esclusiva direttamente dai 30 ettari di vigneti nella terra dell’Aglianico, “Paterno” è pronta a calcare il prestigioso palcoscenico di Casa Sanremo e portare la sua radici in una vetrina internazionale come lo è la città dei fiori nella settimana festivaliera.
“Perchè le radici che abbiamo in questa terra sono forti come quelle dei filari- dice Angelo Storti- Un’opportunità importante quella che offre Terre d’Irpinia per far conoscere il nostro territorio e le nostre ricchezze come giustamente merita. Porteremo il nostro vino che sa di radici, di famiglia, di amore. Dal nostro amatissimo Don Aliandro al classico Irpinia Aglianico passando per il Torre del Pater Irpinia Campi Taurasini, siamo pronti a riempire calici e cuori”.