E’ davvero successo pieno e di partecipazione all’operazione promossa e realizzata dall’Associazione del Maio di Sant’Elia Profeta, con l’allestimento del Teatro dei Mestieri antichi in piazza Luigi Lauro, per onorare la cultura del lavoro collegata con il patrimonio boschivo del territorio. Nella giornata di ieri numerose sono state le classi delle Scuole attive nell’area dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio ad aver visitato gli stand del Teatro, come raccontano le foto del dottor Pio Stefanelli. Visite caratterizzate dalla guida infiorata di aneddoti, spiegazioni lineari e preziose informazioni fornite da Nicola Montanile e Almerigo Pantalone, con il supporto dei volontari dell’Associazione prodigatasi al meglio nell’attuazione dell’iniziativa nell’ambito della preparazione alla Festa del Maio di martedì 20 febbraio, che coincide con le onoranze votive rese a Sant’Elia Profeta, Patrono della comunità cittadina.
Elemento attrattivo ad effetto speciale della rassegna, il catuozzo– la carbonaia- con cui per secoli si è prodotto il carbone vegetale per la cottura dei cibi. Un’autentica scoperta per ragazzi e ragazze, a cui Nonno Tommaso– alias Tommaso Lippiello– carbonaio per onorare la secolare tradizione vissuta da varie generazioni familiari, ha aperto il libro dei segreti con cui si allestiva la classica carbonaia\catuozzo nelle aree più idonee del Surrone, della Paradina e dei Monti Avella e del Litto, in particolare.
Le visite guidate proseguiranno nell’odierna giornata. In serata – alle ore 19,00- pubblico convegno sull’economia della lavorazione e trasformazione dei materiali lignei del patrimonio boschivo del territorio nella storia civile delle comunità locali. Interverranno, il sindaco, avvocato Marco Santo Alaia, il professore Vincenzo Serpico, dirigente dell’Istituto comprensivo scolastico “Giovanni XXIII”, il professore Gianni Amodeo, il professore Nicola Montanile e il ragioniere Antonio Bellavista, cultore della storia della produzione delle ceste. Coordina la professoressa Anna D’Avanzo, docente del plesso della Scuola media cittadina del “Giovanni XXIII”, che ha coordinato l’elaborazione della documentazione storica, redatta dalla comunità scolastica della terza classe– sezione A- ed intitolata “A caccia di briganti nel nostro Mandamento”. La documentazione sarà presentata nel corso del convegno proprio dai ragazzi e dalle ragazze che sono stati impegnati nell’attività di ricerca, consultando e studiando testi e atti soprattutto nell’Archivio di Stato di Avellino.