Squadre campane nella Serie A di sempre

Squadre campane nella Serie A di sempre

La Campania è una delle regioni italiane con una tradizione calcistica ricca e passionale, tipico delle tifoserie del centro e del sud. Sebbene non abbia avuto la stessa presenza storica in Serie A come altre regioni italiane, come Lombardia, Toscana e Emilia-Romagna, le regioni con la più vasta rappresentanza calcistica, le sue squadre hanno comunque stanziato regolarmente, soprattutto con il Napoli, nella massima serie, costruendo una forte identità calcistica. In questo articolo, esploreremo le squadre campane che hanno giocato nella Serie A, Napoli, Salernitana, Avellino e Benevento, analizzando la loro storia, i successi e l’importanza che hanno avuto nel panorama calcistico italiano.

Napoli, il club più importante della Campania

Il Napoli rappresenta indiscutibilmente la squadra più emblematica della Campania e una delle più celebri nella storia del calcio italiano e non solo.

Fondato nel 1926, il club ha conquistato spesso un posto nella Serie A, partecipando solo dodici stagioni in Serie B, ma il periodo di maggior splendore, senza dubbio, è arrivato negli anni ’80 con l’approdo del calciatore più forte della storia, Diego Armando Maradona.

Grazie al fuoriclasse argentino, il Napoli ha trionfato conquistando due scudetti, nel 1987 e nel 1990, un’impresa che non solo ha consolidato il legame speciale e unico tra il fenomeno albiceleste e i tifosi napoletani, ma ha anche conferito alla squadra un prestigio che ha attraversato i confini italiani ed europei.

Infatti, oltre ai due campionati di Serie A, il Napoli ha arricchito il suo palmarès con la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e, nel 1989, la Coppa UEFA (oggi Europa League), momenti che hanno regalato gioie indimenticabili, e trofei, al pubblico partenopeo.

Dopo l’era Maradona, il Napoli affrontò un declino che si concretizzò con una doppia retrocessione, prima nel 1998, dopo trentatré anni consecutivi nella massima serie, e nel 2001.

La combinazione di una grave crisi finanziaria, che si era progressivamente aggravata nel corso degli ultimi dieci anni, e della conseguente carenza di risultati sportivi culminò, nell’estate del 2004, con il fallimento del club e la perdita del titolo sportivo. Nelle settimane seguenti, l’imprenditore cinematografico Aurelio De Laurentiis acquisì il titolo sportivo attraverso la curatela fallimentare del tribunale di Napoli e iscrisse la squadra, con il nuovo nome di Napoli Soccer, al campionato di terza serie.

Riacquisito il nome originale di Società Sportiva Calcio Napoli, intenzionalmente non utilizzato nei due campionati di Serie C, nel 2007 il club ottenne la promozione diretta in Serie A, segnando il ritorno nella massima categoria dopo sei anni di assenza.

Negli ultimi anni il Napoli è tornato a competere ai massimi livelli con le principali squadre del campionato italiano ed europeo. Salendo gradualmente di livello di stagione in stagione. Nel 2011 con Walter Mazzarri torna a giocare la Champions League e negli anni seguenti mette in bacheca la quarta, la quinta e la sesta Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

L’apice della crescita arriva nella stagione 2022/2023 con Luciano Spalletti che porta il terzo scudetto della storia, sempre a trentatré dall’ultimo tricolore, un’impresa che ha sorpreso inizialmente anche le quote sulle schedine per la serie a. Attualmente, nella stagione 2024/2025, il Napoli si sta giocando il campionato con Inter e Atalanta, confermando una crescita iniziata negli anni duemila dieci.

L’Avellino, la seconda squadra per presenze in Serie A

La squadra di calcio della città venne fondata il 12 dicembre 1912. Nel corso della sua lunga storia, segnata da pochi successi e molto fallimenti e successive rifondazioni, il club ha disputato dieci stagioni in Serie A, miglior squadra campana per presenze dopo il Napoli, competizione in cui ha giocato senza interruzioni dal 1978 al 1988.

Gli irpini si fanno valere nella massima serie, sorprendendo tutti e guadagnandosi un posto nella storia con la celebre “la legge del Partenio”. Tuttavia, il campionato di Serie A 1980-81 si rivela particolarmente ostico a causa dei 5 punti di penalizzazione inflitti per lo scandalo del calcioscommesse scoppiato nell’estate del 1980.

A complicare ulteriormente la situazione arriva, due mesi più tardi, la devastante tragedia del terremoto che colpisce il territorio il 23 novembre dello stesso anno. Nonostante gli sforzi di questi anni 80, gli irpini abbandonano la Serie A al termine della stagione 1987/88, quando chiudono penultimi e retrocedono insieme all’Empoli.

Negli ultimi anni complici due fallimenti, il primo nel 2009 e il secondo nel 2018, rinasce nell’agosto di quell’anno con la Calcio Avellino S.S.D. La squadra è costretta a ripartire dalla Serie D, ma, per ragioni burocratiche, non può utilizzare né il nome né il logo storico.

Dopo un periodo difficile, la guida tecnica passa a Giovanni Bucaro, ex calciatore irpino. Con una straordinaria rimonta, i biancoverdi riescono a vincere lo spareggio decisivo contro il Lanusei, riconquistando così l’accesso alla Lega Pro. Successivamente, il club conquista il suo primo scudetto in Serie D e torna ufficialmente a chiamarsi Unione Sportiva Avellino 1912.

Attualmente, la squadra occupa le posizioni basse della classifica del girone C di Lega Pro con 14 punti.

Salernitana, Serie A recente

La Salernitana Calcio è stata fondata nel 1919, questa realtà sportiva di Salerno può vantare oltre un secolo di storia calcistica. Pur avendo trascorso gran parte della sua storia nelle categorie minori del calcio italiano, la squadra può comunque vantare la partecipazione al campionato di Serie A a girone unico. La Salernitana ha preso parte alla massima serie nelle stagioni 1947-1948 e 1998-1999, retrocedendo in entrambe per un solo punto, e più recentemente nelle stagioni 2021-2022, 2022-2023 e 2023-2024.

L’impresa delle Streghe

Il primo club della città nacque nel 1929, seguito da diverse rifondazioni avvenute nel corso degli anni, l’ultima delle quali risale al 2005, quando assunse l’attuale denominazione.

I suoi maggiori traguardi sportivi furono raggiunti nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017, in quel periodo, infatti, la squadra  vincendo il campionato cadetto e conquistando una storica promozione in Serie A fa un’impresa storica con un traguardo mai conquistato prima d’allora.

Questo risultato rappresentò un evento unico nella storia del calcio italiano, poiché mai una formazione esordiente in Serie B era riuscita a salire direttamente nella massima serie.

Il club affrontò un difficile campionato di massima divisione, caratterizzato da un record europeo negativo di 14 sconfitte consecutive dall’inizio del torneo. La stagione si concluse con la retrocessione in Serie B a quattro giornate dal termine

Successivamente, nella stagione 2019-2020, la squadra coronò un altro storico successo vincendo il campionato di Serie B, ritornano in A, e sollevando la Coppa Ali della Vittoria, con la guida dell’allenatore Filippo Inzaghi, che portò i sanniti alla promozione con sette giornate di anticipo, eguagliando così il primato stabilito dall’Ascoli nella stagione 1977-1978. Tuttavia, dopo una rapida retrocessione in Serie B, nel giro di due anni il Benevento si ritrovò nuovamente in Serie C.