Alle 17 all’Archivio di Stato, SCUOLA DI LETTURA L’ENIGMA DI KAFKA. Seminario su Kafka con Saverio Simonelli, autore di Nel mondo di Franz: Una personale guida all’opera di Kafka (Ancora). A 100 anni dalla morte (3 giugno 1924), dieci “esplorazioni” nel mondo reale (la Praga di inizio Novecento) e fantastico (dalla camera da letto di Gregor Samsa all’allucinato Castello) abitato da Franz Kafka, lo scrittore di cui Saverio Simonelli propone un ritratto in punta di penna, scritto con taglio narrativo, che racconta una giornata in compagnia del grande Praghese.
Alle 19 alla chiesa dell’Addolorata, IL RACCONTO DELLA SCIENZA UNA SMODATA PASSIONE PER GLI INSETTI. Incontro con Maurizio Casiraghi, autore di Vite formidabili. Alla scoperta degli insetti (Il Mulino). Conduce Paolo Romano. Formidabile. Questa parola deriva dal latino «formidare», che significa «temere, spaventarsi». Maurizio Casiraghi descrive gli insetti come esseri invincibili e inarrestabili, sorprendenti fi n dalle origini della vita animale. Nonostante siano spesso considerati fastidiosi e poco interessanti, sono essenziali per la biodiversità e per la nostra stessa vita. Gli insetti sono gli esseri viventi di maggior successo evolutivo e sembrano destinati a durare ancora a lungo. Il libro propone un viaggio tra prati, campi coltivati e terre esotiche per scoprire il ruolo fondamentale che gli insetti svolgono nella natura e nella nostra esistenza.
Alle 19 a Palazzo Fruscione, CLASSICA UNA FAVOLA NERA, ANZI NERISSIMA. Incontro con Ulderico Pomarici e Isabella Staino, traduttore e illustratrice di Jacob e Wilhelm Grimm, Cenerentola, testo tedesco originale a fronte (Terreblu Edizioni). Conducono Rosa Tiziana Bruno e Gennaro Carillo. Francesco Orlando osservava che, a differenza di Charles Perrault, i Grimm non sorridono. Se si pensa che le loro sono favole destinate – almeno in apparenza – ai bambini, si può restare sorpresi per la serietà del tono e la crudezza di qualche dettaglio. Ma invece è proprio di questi dettagli che i bambini sono avidi, ritenendoli coerenti con la logica stessa della fiaba, con i contrappassi feroci che da sempre attendono il cattivo: è una giustizia semplice, quella favolosa, ma implacabile. E come tale erede della giustizia mitica, dove le Erinni potranno pure tardare ma prima o poi arrivano e impongono di pagare il conto. Cenerentola non fa eccezione. Anzi. I Grimm riscrivono un’antica fiaba crudele, proponendone una versione remotissima dalla sprezzatura elegante di Perrault. Il sangue vi gioca un ruolo decisivo ai fini dello scioglimento dell’intreccio. Ma il motore della fiaba è il desiderio. E un oggetto del desiderio – il piedino di Cenerentola – sarà il lascito precipuo e più duraturo di questa storia, edificante ma non troppo, meravigliosamente tradotta due volte: in forma di parole, da Ulderico Pomarici, di immagini fisiche, dalle chine di Isabella Staino.
Alle 19 all’Arco catalano, SPAZIO RAGAZZI/ LABORATORIO DI SCRITTURA UN MONDO A MISURA D’UOMO. Incontro con Franco Maldonato, autore di Il mistero del sigillo reale (Castelvecchi). Presentazioni e narrazioni di Davide Speranza e Anna Maria Vitale. L’evento è finanziato dal Cepell – Centro per il libro e la lettura ed è inserito nell’ambito del Progetto “Storie Erranti” dei Comuni di San Giovanni a Piro e Pollica. Un racconto di formazione che si articola su un doppio registro, storico e contemporaneo e che, resistendo alla tentazione di esaltare una presunta migliore gioventù, racconta di un’Italia non ancora tecnologizzata e globalizzata ma non del tutto dissimile da quella di oggi. Malaffare e terrorismo condizionavano la vita del Paese, che nel Mezzogiorno era anche asfissiata dal dilagare della camorra. Ma quella società non aveva perduto la dedizione dei suoi giovani alla lotta per un mondo a misura d’uomo, che per il protagonista e i suoi amici significava preservare coste colline e paesaggi dall’edilizia predatoria e salvaguardare i loro paesi dallo spopolamento e dall’abbandono. Due i misteri al centro del racconto: il mandante dell’assassinio del deputato che fu a capo dell’insurrezione del Cilento nel 1848 e la ragione dello stigma che Pier Paolo Pasolini vergò sugli abitanti del luogo durante il viaggio del 1959 lungo le coste italiane.
Alle 19 nello spazio Matteotti, FINZIONI LA SAPIENZA DELLE ERBE. Incontro con Silvia Cavalieri, autrice di L’argine delle erbarie (Solferino). Conduce Daria Limatola con la IV E del Liceo P.S. Mancini di Avellino. Nella notte di marzo alla Busa di Bambèin, la piccola Liuba viene al mondo, destinata a seguire le orme delle donne della sua famiglia come erbaria. Crescerà con la sapienza delle erbe, ereditata da sua nonna Zaira e sua madre Armida, tramandata dalla levatrice Strulghina. Nel vicino Ca’ Granda, nasce Solidea, legata a Liuba da un’amicizia silenziosa. Le loro vite si intrecciano durante tempi difficili: il fascismo, la guerra, la fame, e la lotta per un mondo migliore con il comunismo e l’anarchia. Mentre la Storia cambia le vite degli uomini, le donne mantengono viva la saggezza tradizionale, offrendo una forma di salvezza collettiva.
Alle 19.30 al Museo Diocesano, FINZIONI I CANI CHE SONO STATA. Incontro con Sandra Petrignani, autrice di Autobiografia dei miei cani (Feltrinelli). Conduce Monica Trotta. Attraverso le pagine di Autobiografia dei miei cani, Petrignani evoca gli anni della sua infanzia, gioventù e maturità, ritrovando verità e conforto nella presenza silenziosa dei suoi amici a quattro zampe. I cani diventano testimoni delle varie fasi della sua vita, compagni nelle gioie e nei dolori, offrendo consolazione e saggezza incondizionata. Il libro diventa così un tributo alla scrittura e per i cani, intrecciandoli entrambi in una narrazione coinvolgente e riflessiva. Petrignani restituisce il silenzio e il mistero del mondo attraverso le parole nitide e scarnificate, proprio come lo sguardo profondo e enigmatico di un cane.
Alle 19.30 al Duomo SGUARDI SUL MONDO ATTUALE STATI DI ECCEZIONE. Incontro con Marino Niola, autore di L’Italia dei miracoli (Raffaello Cortina). Conduce Massimo Cerulo. Alexandre Dumas ha affermato che San Gennaro è il vero Dio di Napoli, e non è difficile comprendere il motivo di questa affermazione. Il martire antico regna sovrano sulla devozione partenopea, con il suo miracolo della liquefazione del sangue che si staglia come il più celebre al mondo. Tuttavia, l’universo della devozione popolare è vasto e variegato. Attraverso la sua prosa incisiva, l’autore rivela la potente forza dei miti e dei riti che permeano la società, influenzando anche il potere e l’ordine sociale. Queste tradizioni, radicate nel passato, persistono nel presente, testimoniando la resilienza e la continuità della cultura e della spiritualità umana attraverso i secoli.
Alle 19.30, al Museo virtuale della Scuola Medica Salernitana, MERIDIANO K DIGITAL FK. UNA NETNOGRAFIA SULL’IMMAGINARIO DI FRANZ KAFKA. Lezione/proiezione di Alfonso Amendola, Annachiara Guerra, Martina Masullo. Per i 100 anni di Franz Kafka un viaggio digitale tra biografia e opera dove ritroviamo il grande scrittore praghese. Digital FK è parte di un progetto di una ricerca accademica di stampo netnografico che nasce come racconto corale dedicato ai grandi capitoli della letteratura con uno sguardo fortemente mediologico tra meme, intelligenza artificiale, social network, bookblogger, community on line, dispositivi tecnologici e piattaforme innovative.
Alle 20 nella chiesa dell’Addolorata, SGUARDI SUL MONDO ATTUALE I NOSTRI LUOGHI OSCURI. Incontro con Lucrezia Ercoli, autrice di Lo spettacolo del male (Ponte alle Grazie). Conduce Gennaro Carillo. La violenza è un tema onnipresente nelle nostre vite e inevitabilmente ci troviamo attratti dalla sua rappresentazione. La letteratura, l’arte, la filosofia e la psicanalisi hanno esplorato questo bisogno umano, mentre il cinema e le serie TV hanno riconfigurato i codici espressivi per raccontare la crudeltà umana in modi sempre più audaci e provocatori. Opere come Arancia meccanica, con il suo accostamento conturbante di musica classica e brutalità, o Squid Game, con la sua frenetica corsa per la sopravvivenza, sono solo alcuni esempi del modo in cui il male e la sua rappresentazione siano stati analizzati e interpretati. Lucrezia Ercoli, filosofa e direttrice artistica del festival Popsophia, esplora il complesso rapporto tra il male e la sua immagine, mettendo in discussione cosa realmente vediamo quando assistiamo passivamente al dolore altrui o alle immagini raccapriccianti delle vittime di serial killer. Il viaggio nella crudeltà umana non è solo una scoperta esterna, ma un’esplorazione dei nostri stessi conflitti interiori. È un invito a guardare dentro di noi, a comprendere le forze oscure che ci abitano e a confrontarci con esse in modo onesto e coraggioso.
Alle 20 allo spazio Matteotti, SGUARDI SUL MONDO ATTUALE / ECONOMIA TRANSIZIONE DIGITALE E MARKETING TERRITORIALE. Incontro con Gioita Caiazzo, responsabile settore reti e sistemi culturali della Provincia di Salerno e Daria Limatola ideatrice dell’App Around Apollo. Intervengono Stefano Ariodante (Smarp Innovation, sviluppatore) ed Ermina Pellecchia (co-autrice dei contenuti). Around Apollo è una app turistico-culturale che guiderà il visitatore lungo un percorso intorno alla figura del dio Apollo, ma anche intorno, e attraverso, i monumenti e il paesaggio naturale e urbano di Salerno. Un viaggio fatto di suggestioni e di evocazioni, tra testimonianze del passato, giardini incantati e architetture avveniristiche. Denominatore comune le infinite declinazioni del mito del figlio di Zeus e Latona: condottiero, profeta, musicista e poeta, medico, seduttore, amante della natura. Attraverso contenuti multimediali inediti, realizzati ad hoc, con la direzione scientifica di Gennaro Carillo, l’app consentirà di trasformare una semplice passeggiata in un percorso culturale immersivo e originale. L’APP è frutto di una sinergia tra Duna di Sale, Fondazione di Comunità Salernitana, Provincia di Salerno e Comune di Salerno. Around Apollo è stata finanziata con fondi PNRR Missione 1, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), SubInvestimento 3.3.2: – Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale (Azione A II).
Alle 20 a Palazzo Fruscione, GUARDI SUL MONDO ATTUALE STORIE DI CHI NON CE LA FA E DI CHI CE LA FA A FATICA. Incontro con Niccolò Zancan, autore di Antologia degli sconfitti. Cronaca quasi poetica del presente (Einaudi). In collaborazione con Fondazione della Comunità Salernitana. Conduce Antonia Autuori. In un mondo dove la prospettiva è un lusso e il presente è un precipizio nel quale ci si sente cadere senza controllo, le vite si muovono su un piano inclinato. Affitti da pagare, bollette da saldare, spese mediche da affrontare, tutto ciò che si aggiunge al peso quotidiano di trovare un senso e un po’ di bellezza nella monotonia del vivere. Queste sono vite in declino, senza riparo, destinate ai margini della società. L’ex sindacalista picchiata per una questione di principio, l’aspirante giornalista sottopagato, il ladro sorpreso nel mezzo del suo colpo: sono solo alcuni dei protagonisti di queste storie vere del nostro tempo, raccontate con la forza della cronaca e la delicatezza della poesia da Niccolò Zancan. In un’epoca in cui il successo è misurato dall’arricchimento e dalla notorietà, queste storie mettono in luce il destino di coloro che non hanno vinto, coloro che hanno perso non solo le opportunità, ma anche il diritto alla soddisfazione, alla bellezza e alla pace.
Alle 20.30 al Duomo, SGUARDI SUL MONDO ATTUALE DA PAOLO VALENTI A DILETTA LEOTTA. Incontro con Giorgio Simonelli, autore di Quasi gol. Storia sentimentale del calcio in tv (Manni). Conduce Alfonso Amendola. Dalle prime trasmissioni sportive, seguite nei bar perché i televisori non erano ancora diffusi nelle case, fino alle moderne partite trasmesse a colori, il libro analizza il ruolo delle tecnologie di ripresa e messa in onda, il linguaggio televisivo, le emittenti pubbliche e private, le istituzioni sportive, gli sponsor e i tifosi. Simonelli esplora come le questioni economiche, le aste per i diritti televisivi delle partite, come l’introduzione del VAR e l’aumento delle telecamere in campo, abbiano influenzato la fruizione e il gioco stesso del calcio. Mostra anche come le regole dello sport si siano adattate alle esigenze del medium televisivo. L’autore fonde abilmente gli strumenti dello studioso della comunicazione con la passione del tifoso, offrendo una panoramica completa e appassionante dell’evoluzione del rapporto tra calcio e televisione in Italia.
Alle 21 alla chiesa dell’Addolorata, LUSOGRAFIE PARADISO ATROCE. Incontro con Tatiana Salem Levy, autrice Oscura Foresta (La Nuova Frontiera). Conduce Giorgio De Marchis. Rio de Janeiro, 2014: Júlia è socia di uno studio di architettura che sta lavorando ad alcuni progetti per il futuro Villaggio Olimpico. Un pomeriggio, prima di una riunione, va a correre lungo un belvedere all’interno della Floresta da Tijuca. Lì, un uomo le punta una pistola alla testa, e la violenta. Anni dopo, la protagonista decide di raccontare questa dolorosa storia ai suoi figli, scrivendo loro una lunga lettera in cui ripercorrerà lo stupro, le indagini della polizia e al contempo racconterà le luci e le ombre di una città la cui bellezza mozzafiato convive con le disparità sociali e l’emarginazione. L’evento è realizzato col sostegno della Càtedra José Saramago dell’Università Roma 3.
Alle 21 all’Arco catalano, SPAZIO RAGAZZI / SPETTACOLO MITI DEL MARE. Incontro/Spettacolo con Francesco Musolino, autore di Miti e storie del mare (La nuova frontiera) e letture animate a cura di Compagnia Teatrale La Ribalta. Conduce Francesco Cicale. Il mare è un vasto tesoro di miti e avventure, da Ulisse a Sindbad il marinaio, dalle Sirene a Scilla e Cariddi, da Colapesce a Shackleton e al Kraken. Ogni storia narra di marinai che solcano gli oceani, leggendo le stelle e raccogliendo racconti mentre navigano da un porto all’altro. Come Moby Dick, il mare evoca fascino e mistero. Con le vele alzate e gli ormeggi mollati, si parte per un viaggio intriso di leggende e avventure senza fine.
Alle 21.30 al Museo Diocesano, FINZIONI A NAPOLI, TRA FRANCESCO DURANTE E PERGOLESI. Incontro con Giuseppe Culicchia, autore di Il libro dell’amore impossibile (HarperCollins). Conduce Corrado De Rosa. Napoli è una città dove spazio e tempo si piegano, dove le epoche si sovrappongono e si intrecciano. In una passeggiata napoletana, Giuseppe Culicchia scopre dalla sua guida d’eccezione e amico Francesco Durante il profondo legame tra la vita quotidiana e la sacralità della città. Davanti al ritratto di Giulia Spinelli a Palazzo Zevallos Stigliano, Culicchia apprende la vicenda tragica della storia d’amore di Giulia con il compositore Giovanni Battista Pergolesi. Quello tra Giulia e il suo maestro di musica, Pergolesi, è un amore proibito che li porta alla rottura dei legami sociali e alla clausura di lei per salvarlo dalla condanna a morte. Il giorno della monacazione, Pergolesi suona l’organo mentre Giulia prende i voti, segnando la fi ne del loro amore terreno. Questa storia di sacrifi cio e dolore, che culmina nelle note struggenti dello Stabat Mater di Pergolesi, diventa un’epica barocca e partenopea, un omaggio a Napoli e una rifl essione profonda sull’amore, la fede e il destino.
Alle 21.30 al Duomo MERIDIANO K A GREGOR SAMSA PIACEVANO I BEATLES. Roberto Latini legge La metamorfosi di Kafka, con il contrappunto di Gennaro Carillo. Ladislao Mittner, tanti anni fa, auspicava una lettura di Kafka immune da kafkismi. Si rimuove troppo spesso un dettaglio biografi co importante: Kafka leggeva ad alta voce le proprie pagine e veniva sopraffatto dal riso. Le trovava dunque storie terribili, non di rado strazianti, ma comiche, terribilmente comiche. Questa comicità intrinseca fa parte dell’enigma Kafka, della sua irriducibilità a interpretazioni univoche e defi nitive. Di qui la legittimità di un titolo come quello che ci siamo inventati: una freddura che ambirebbe a muovere al riso e intende essere un omaggio a quello che Roberto Calasso defi niva come «amalgama tra l’oltraggiosamente comico e l’atroce». La metamorfosi è un racconto lungo nel quale Kafka condensa molti dei suoi motivi ricorrenti: su tutti, il diventare animale. Roberto Latini, una delle voci più potenti della scena italiana, ne proporrà una lettura scenica, intercalata dai commenti di Gennaro Carillo.
Alle 21.30 a Palazzo Fruscione, FINZIONI SUL POTERE: UN APOLOGO. Incontro con Francesco Pacifico, autore di Il capo (Mondadori). Conduce Oscar Buonamano. Il romanzo segue la storia di Gaia, una giovane impiegata che si trova coinvolta in un’esperienza lavorativa tanto surreale quanto inquietante. Attraverso una conversazione notturna con Francesco, Gaia rivela il suo travagliato percorso durante una misteriosa settimana di team building organizzata dalla Fondazione, il suo datore di lavoro romano. L’attesa di un ritiro rilassante nel Sud Tirolo si trasforma rapidamente in un incubo quando Gaia si ritrova sola in uno chalet vista lago, con la presenza inaspettata di un misterioso ospite maschile. Il racconto si dipana tra domande senza risposta: dov’è il capo? Perché il suo comportamento è così enigmatico? Gaia si trova intrappolata in un labirinto di dubbi e incertezze, con la sensazione di essere manipolata e usata per chissà quali scopi. Le stranezze non tardano a manifestarsi, alimentando la sua crescente paranoia e portando alla luce oscuri segreti legati al suo lavoro e alle relazioni di potere all’interno dell’istituzione.
Alle 22 al Museo virtuale della Scuola Medica Salernitana, MERIDIANO K / CINEMA. Proiezione di Il processo, regia di Orson Welles, Francia, Germania Ovest, Italia, Jugoslavia, 1962, B/N, 120 min. In collaborazione con Linea d’Ombra Festival che presenta un’anteprima della ventinovesima edizione in programma a Salerno dal 9 al 16 novembre. Si rafforza così la rete di collaborazione con altri eventi e progetti della città di Salerno in prospettiva di una ulteriore crescita di tutto il comparto. Introduce Peppe D’Antonio. Josef è un piccolo impiegato di banca dalle abitudini meticolose e precise. Un giorno due strani individui si presentano alla sua porta per informarlo che, per ordine di un misterioso tribunale, è in stato di arresto (ma rimane a piede libero). Non c’è capo d’accusa. Abbastanza fedele al lavoro di Kafka, tranne forse nella seconda parte, Il Processo di Welles è il confronto tra due sguardi inquieti, capaci di fare dell’immaginario, sia letterario sia cinematografico, un’indagine non pacificata sull’inconscio di un’epoca. Il film, uscito nel 1962, fu girato tra Parigi e la Jugoslavia, ma non mancano due sequenze importanti realizzate a Roma, una davanti al “Palazzaccio”, come viene chiamata la sede della Cassazione, la seconda, tra i grattacieli dell’Eur. Il film, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia, non sarà mai proiettato poiché la copia non arriverà in tempo. Nel cast, oltre ad Anthony Perkins nel ruolo del protagonista, lo stesso Orson Welles, con Jeanne Moreau, Romy Schneider, Elsa Martinelli e Arnoldo Foà.
Alle 22.45 al Duomo, FINZIONI / SPETTACOLO GENERAZIONE X: RETROMANIE DI LORENZO MARONE. Reading di Lorenzo Marone, autore di Generazione X con Davide D’Alò al clarinetto. Introduce Libera Durante. C’era una vecchia anafora di Aldo Nove. Suonava così: ti ricordi… e seguiva un catalogo torrenziale di nomi, cose, situazioni, ognuna delle quali era a suo modo l’epitome degli anni Ottanta. Lorenzo Marone, veleggiando verso i cinquanta, ci regala una retrospettiva piena di autoironia sulla giovinezza della sua generazione. È tutto uno ‘sbloccare ricordi’, il suo, come usa dirsi oggi, epoca peraltro dominata da una vera e propria retromania. C’è stato un tempo, non certo un’era geologica fa, in cui alla fidanzatina si telefonava a casa, su un apparecchio fisso, e poteva darsi che ti rispondesse non lei ma il padre, incazzato d’ordinanza. C’era il cubo di Rubik, che alcuni di noi non sono mai stati capaci di affrontare e altri, invece, scomponevano e ricomponevano alla velocità di esseri semidivini. Ecco: le cose non sono mai soltanto cose. Fossero anche le più banali, sono destinatarie di un fortissimo investimento emotivo e soprattutto sono il ricettacolo di una storia.
LA NOVITA. Sarà L’Antica Pizzeria da Michele Salerno il luogo di incontro per l’abbraccio di benvenuto nel centro storico città di Salerno agli autori del SalernoLetteratura Festival. Il sapore della più iconica pietanza italiana sarà accompagnato dalla degustazione del cocktail Streg8, il nuovo protagonista della mixology creato da Strega Alberti Benevento, caratterizzato dalle note speziate ed aromatiche del suo storico liquore, unite alla effervescenza di Chin8 Neri, bevanda a base dell’agrume chinotto, che da quattro anni con entusiasmo sostiene la prestigiosa manifestazione culturale salernitana. Insieme, le tre eccellenze Made in Campania faranno gli onori di casa per accogliere scrittori e giornalisti giunti da tutta Italia e che offriranno intensi momenti di confronto culturale nei luoghi più prestigiosi ed incantevoli della città. “La storia culinaria della nostra famiglia iniziata nel 1870 – spiegano Alessandro Condurro e Francesco De Luca, AD di Antica Pizzeria da Michele in the World – ci è sembrato l’ideale luogo del cuore in cui accogliere esponenti illustri della cultura italiana, con una degustazione delle eccellenze campane che comprenderà la nostra pizza, che abbiamo portato e radicato nelle altre regioni del nostro Paese e in decine di metropoli nel mondo, accompagnata da un brindisi augurale che guarda al futuro delle nuove generazioni. Le arti – hanno sottolineato Condurro e De Luca – saranno al centro della nostra attenzione anche in altri prestigiosi appuntamenti in Italia in cui offriremo Streg8, cocktail perfetto per accompagnare i nostri eventi gastronomici in questa estate appena iniziata, ma che già promette essere ricca di gusto e di sapori partenopei”.
L’appuntamento, ad ingresso libero, è per lunedi 17 alle ore 17.30 all’Antica Pizzeria da Michele, piazza Sedile di Portanova, 21 – Salerno.