Thomas Cranmer: il martirio dell’arcivescovo di Canterbury del 21 marzo 1556

Thomas Cranmer: il martirio dellarcivescovo di Canterbury del 21 marzo 1556

Thomas Cranmer: il martirio dellarcivescovo di Canterbury del 21 marzo 1556Il 21 marzo 1556, Thomas Cranmer, ex arcivescovo di Canterbury, fu arso sul rogo per eresia per ordine della regina Maria I d’Inghilterra. Questo evento segnò la tragica fine di una delle figure più influenti della Riforma inglese e della nascita della Chiesa anglicana.

Thomas Cranmer nacque nel 1489 e divenne arcivescovo di Canterbury nel 1533, sotto il regno di Enrico VIII. Fu una figura chiave nella separazione della Chiesa d’Inghilterra da Roma, sostenendo l’annullamento del matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona e favorendo le riforme protestanti. Cranmer contribuì alla stesura del Book of Common Prayer, che divenne un pilastro della liturgia anglicana.

Dopo la morte di Enrico VIII, Cranmer mantenne una posizione influente sotto il regno del giovane Edoardo VI, sostenendo ulteriori riforme protestanti. Tuttavia, con l’ascesa al trono della cattolica Maria I nel 1553, la situazione cambiò drasticamente. La regina, determinata a restaurare il cattolicesimo in Inghilterra, considerava Cranmer un nemico per il suo ruolo nella dissoluzione del matrimonio dei suoi genitori e per le sue riforme religiose.

Cranmer fu arrestato e imprigionato nella Torre di Londra. Sottoposto a pressioni e torture psicologiche, firmò diverse abiure nelle quali rinnegava le sue convinzioni protestanti e accettava il cattolicesimo. Tuttavia, queste ritrattazioni non furono sufficienti a salvargli la vita: Maria I voleva una punizione esemplare.

Il 21 marzo 1556, Cranmer fu portato alla chiesa di St. Mary a Oxford per leggere pubblicamente un’ultima confessione. Tuttavia, a sorpresa, invece di ribadire la sua abiura, dichiarò di rinnegare le sue ritrattazioni precedenti e riaffermò la sua fede protestante, condannando il papa e il cattolicesimo. Questo gesto improvviso scioccò i presenti e segnò il suo destino.

Fu immediatamente trascinato al rogo. Prima di essere consumato dalle fiamme, mise deliberatamente la mano destra nel fuoco, dichiarando che quella era la mano che aveva firmato le sue abiure e che meritava di essere bruciata per prima. Secondo le cronache, morì pregando e invocando Gesù Cristo.

La morte di Cranmer divenne un simbolo della resistenza protestante contro le persecuzioni religiose di Maria I, soprannominata “Bloody Mary” per le sue repressioni contro i riformati. Il suo Book of Common Prayer rimase un’opera fondamentale della Chiesa anglicana e la sua memoria fu riabilitata sotto il regno della protestante Elisabetta I.

Oggi, Thomas Cranmer è ricordato come un martire della Riforma inglese e un architetto della dottrina anglicana, la cui tragica fine rafforzò il movimento protestante in Inghilterra.