Il rituale pranzo di congedo dei diplomandi di 5B e 5C è coinciso con i saluti del collaboratore scolastico Vincenzo di Lauro, che si avvia alla meritata pensione, e della prof.ssa Stefania Sellitto, trasferitasi in un Istituto di Avellino.
Entrambi, nei rispettivi ruoli, hanno rappresentato dei costanti e preziosi punti di riferimento per colleghi e studenti e hanno contribuito in misura determinante alla crescita del plesso scolastico mugnanese.
La prof.ssa Sellitto, con la sua chiara professionalità, accompagnata da un atteggiamento sempre gentile e propositivo, ha fornito un decisivo impulso all’attività didattica del Liceo mugnanese, anche con una serie di iniziative indirizzate all’approfondimento della conoscenza geologica e naturalistica del territorio.
Il Sig. Vincenzo, da parte sua, è andato ben oltre i suoi doveri di collaboratore scolastico e, in molte occasioni, la sua sensibilità l’ha portato a sostenere anche moralmente i ragazzi alle prese con le piccole difficoltà che talora si presentano in ambito scolastico.
Sicuro di interpretare i sentimenti di stima e di riconoscenza di tutti i Colleghi e degli Studenti del Liceo mugnanese, peraltro già espressi in molte occasioni, rinnovo a nome di tutti i più vivi e cordiali ringraziamenti a Stefania e Vincenzo.
Cav. Prof. Pellegrino De Rosa
La Redazione di Bassa Irpinia si associa di buon grado alle attestazioni di stima e ai saluti rivolti alla Prof.ssa Sellitto e al C.S. Di Lauro.
Dati alla mano, il Liceo mugnanese, oltre che annoverare tuttora docenti particolarmente qualificati, è una realtà in costante crescita e rappresenta un prezioso presidio culturale del territorio baianese. Proprio per questo motivo fu insignito del Premio Bassa Irpinia 2019.
Interpretando il pensiero emerso dal confronto con i nostri lettori, ci si augura che esso (insieme all’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, di Avella) possa diventare sempre più solido e centrale (con una Dirigenza finalmente stabile, con sede centrale e segreteria nel baianese, oppure attraverso una “verticalizzazione” che lo includa in un istituto comprensivo territoriale più solido), confidando in nuove “forze”, motivate e innamorate del territorio.
C’è, infatti, chi teme che continuare a tenere questo Liceo troppo legato ad altre situazioni che – sempre dati alla mano – sembrerebbero aver esaurito la loro spinta propulsiva possa impedire a questa preziosa realtà educativa territoriale di continuare il proprio percorso di crescita e di ulteriore radicamento.(La Redazione)