L’Alta Irpinia, appartiene interamente alla provincia di Avellino, ed è, la più interna e periferica delle quattro Aree Interne selezionate dalla Regione Campania, e sono anni, che nei convegni si parla dello spopolamento e la fuga dei giovani da queste aree.
Prendendo spunto, da una intervista di fine anno 2024 del Presidente Regionale della Cia Campania Raffaele Amore, che ha toccato questi temi estesi a tutta le aree interne della Campania, abbiamo fatto un tour di due giorni il 7 e 8 gennaio, in alcune zone dell’Alta Irpinia, per constatare dal vivo, lo stato dei luoghi in cui versa il settore agricolo, e la popolazione in costante diminuzione, e sempre più anziana.
Il primo giorno, il tour ha toccato la Baronia di Vico, con i paesi di San Sossio Baronia, Vallesaccarda, Trevico, Vallata, Carife, Castel Baronia e San Nicola Baronia. Il secondo giorno, i territori di Sturno, Frigento, Rocca San Felice , Guardia dei Lombardi, Bisaccia ( con i suoi parchi eolici sul Formicoso, che deturpano un bellissimo panorama ), Lacedonia, Morra De Sanctis, Conza della Campania, Teora, Calitri, Lioni, Caposele, borghi e casolari sparsi nell’immenso territorio, percorrendo strade interne e tratti della vecchia strada SS 7 Appia.
I Paesi visitati erano quasi deserti, dove lo spopolamento è evidente e la difficoltà incontrata a volte financo a chiedere informazioni, e pochi sono stati i giovani incontrati. Campagne collinari incolte e piene di arbusti. Case coloniche, in stato di abbandono e i boschi in stato espansivo. Anche le case nelle campagne, quelle ricostruite post terremoto del 1980, sembrano cattedrali nel deserto e la maggior parte di esse, non sono nemmeno abitate. Anzi qualcuna, come nella campagna di San Sossio Baronia ricostruita nel post terremoto 80, risulta disabitata e invasa da vegetazione arbustiva. La desertificazione, avanza sempre di più e non è quella climatica ambientale, ma quella demografica, perché i giovani vanno via e le nascite sono sempre meno, intaccando un patrimonio storico, culturale e sociale.
Tutto ciò collima in sintesi, con quanto detto dal Presidente regionale della CIA: “le aree interne, stanno vivendo un momento, molto, molto complicato a causa dello spopolamento. Purtroppo, dalle aree interne e dal sud i giovani vanno via. Cioè, le nostre comunità, le nostre famiglie, investono per far crescere dei ragazzi, che alla fine perdiamo. Quindi, perdendo i giovani cervelli dalle nostre aree interne, si perde forza lavoro sia per le nostre aziende agricole, che per il nostro comparto agroalimentare e non solo”.
Dopo tanto girovagare, concludiamo con lo scrittore, poeta e regista Franco Arminio, che vive e opera proprio a Bisaccia (AV), che riferendosi alle aree interne ha detto “c’era una volta la desolazione della miseria, adesso c’è la miseria della desolazione”.
Carmine Martino