Quarta sconfitta per i lupi nelle ultime 5 partite. Un rigore inesistente consegna la vittoria al pericolante Catania. Rastelli opta per il 3-5-1-1, Soumare’ e Comi in avanti. Frattali, altra sorpresa, tra i pali per Gomis. Difesa a tre con Fabbro in mezzo e Pisacane(centro destra)- Chiosa(centro sinistra) ai lati. Kone-Arini-Schiavon compongono la mediana, Regoli e Bittante esterni. Catania col 4-3-1-2, in porta Terracciano, in difesa da destra a sinistra Del Prete, Sauro,Ceccarelli e Mazzotta. A centrocampo Rinaudo,Odjer e Sciaudone. Rosina alle spalle del duo d’attacco Calaiò – Maniero. Ritmi lenti nella prima mezz’ora, posta in palio alta. Il fattaccio al 42′, Fabbro sfiora Calaiò, l’ex Napoli “collassa”, sarebbe simulazione e invece Baracani ammonisce “the wall” e assegna il rigore ai siciliani che lo stesso Calaiò trasforma. Scandaloso! Nella ripresa si riparte con un’incursione di Schiavon, para Terracciano, Regoli di testa non imprime la giusta forza e viene cambiato. Al suo posto Castaldo, 4-4-2, Comi fa coppia con super Gigi, Soumare’ largo a destra. Proprio il belga sbaglia di piatto una prima e una seconda volta. L’Avellino spinge ma non e’ cinico. Anche Castaldo di testa non incrocia a dovere. Allora Rastelli si gioca la carta Zito, esce Arini. Si passa al 4-2-3-1 con Comi punto di riferimento offensivo. L’ex Novara e’irritante, spazio a Mokulu. Zito e’ fumoso, tanti errori e un giaIlo evitabilissimo.Il Catania cerca di sfruttare le praterie, il subentrato Castro coglie il palo, Rosina tira alla stelle. I siciliani hanno solo subito nella ripresa, i lupi si devono mangiare le mani. Un’altra pillola amara per i tanti tifosi biancoverdi al seguito. Rete: 43′ rig. Calaiò.
(Lucio Ianniciello)