Ato 3 Campania_approvato il piano d’ambito. Via libera alla gestione “in house” per i 59 comuni
Il presidente e sindaco di Casamarciano Andrea Manzi: “grande lavoro di squadra e di sinergia tra gli enti”.
Intanto la regione Campania approva la quota “ristoro” per i comuni che ospitano gli impianti di compostaggio
Una gestione dei rifiuti completamente “in house” per i 59 comuni dell’Ato3 Campania.
L’ente di cui è presidente Andrea Manzi, sindaco di Casamarciano, ha infatti approvato il piano d’ambito per la gestione integrata dei rifiuti che prevede importanti novità, a cominciare dal coinvolgimento diretto dei comuni che, d’ora in avanti, si occuperanno di tutto l’assetto organizzativo, operativo e gestionale in tema rifiuti con uno sgravio notevole sulle tariffe ed i costi di gestione.
“Un grande risultato, frutto del lavoro di squadra che è la risposta ad anni di battaglie su questo fronte – spiega il presidente dell’Ato3 Campania, Andrea Manzi – questo comporterà una gestione interna che finalmente riconosce ai singoli comuni potere decisionale ma soprattutto la possibilità di interventi tempestivi dinnanzi a possibili criticità che potrebbero verificarsi. Per non parlare del grande risparmio di risorse con la rivisitazione delle tariffe per gli utenti”.
Intanto la regione Campania, con una delibera a firma dell’assessore preposto Fulvio Bonavitacola, ha dato il via libera all’istituzione della “quota ristoro” che prevede un “bonus” per tutti quei comuni su cui insistono impianti di compostaggio per far fronte al continuo impatto sociale ed economico connesso alla presenza di impianti di smaltimento sul territorio.
“È il risultato nel risultato – aggiunge Manzi – un doppio traguardo di cui l’assessore regionale Fulvio Bonavitacola è stato un grande interprete e sostenitore – In questo modo finalmente ai comuni che ospitano questi impianti e a quelli vicinori viene riconosciuta per la prima volta “una quota” per i continui disagi che sono costretti a vivere per far fronte alle esigenze gestionali che l’impiantistica comporta. Una grande svolta che rende giustizia al lavoro svolto dagli Eda, riconosciuto anche dalla regione Campania che si è dimostrata particolarmente collaborativa e propositiva”.