
Doveva essere il decreto destinato a fare finalmente chiarezza nella giungla degli autovelox in Italia, ma è stato sospeso. La decisione arriva dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, su indicazione del vicepremier e ministro Matteo Salvini, con la motivazione ufficiale che «sono necessari ulteriori approfondimenti».
Lo stop è giunto dopo la trasmissione del testo a Bruxelles, bloccando così un provvedimento atteso da ben 33 anni. Il decreto avrebbe dovuto regolamentare l’uso dei dispositivi di rilevamento della velocità, garantendo maggiore trasparenza e riducendo il numero di contestazioni e ricorsi sulle multe.
Tra le novità principali del testo, vi era l’introduzione di regole più stringenti sulla collocazione degli autovelox, per evitare posizionamenti ambigui o con finalità meramente sanzionatorie. Il provvedimento mirava anche a uniformare le modalità di utilizzo, garantendo che gli strumenti fossero segnalati con chiarezza e rispettassero criteri oggettivi di sicurezza stradale.
La sospensione del decreto rappresenta dunque un ulteriore rinvio in un settore che da anni attende una normativa chiara e definitiva. Nel frattempo, automobilisti e amministrazioni locali restano in un limbo normativo, tra regole incerte e continue contestazioni sulle sanzioni. Resta ora da vedere se e quando il governo deciderà di riprendere in mano il dossier per dare finalmente ordine al sistema di rilevamento della velocità sulle strade italiane.