Il Baianese può finalmente gioire per la riapertura della Misericordia, un luminoso segno di speranza per la comunità locale. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all’instancabile impegno del presidente, il Dottor Corvino Orazio, una figura di grande rilevanza all’interno della Misericordia, nota per la sua inesausta dedizione e profonda competenza.
L’inaugurazione di questa tanto attesa struttura rappresenta un momento di gioia e di orgoglio per tutti i residenti del Baianese. Si tratta di un tributo al lavoro svolto dal presidente Orazio e da tutti i volontari che hanno lavorato instancabilmente per trasformare questo sogno in realtà.
I volontari hanno dimostrato un impegno straordinario, collaborando a stretto contatto con il presidente per riportare in vita la Misericordia. La loro dedizione e passione per questa causa sono stati davvero ammirevoli. Hanno lavorato duramente per assicurarsi che la struttura tornasse operativa, dotata di un parco di autobulanze completamente attrezzate e con uno staff medico e infermieristico altamente qualificato.
Oggi, l’inaugurazione ufficiale della Misericordia è stato un momento di grande gioia per il Baianese. Oltre alle presenze istituzionali, era presente anche il Rettore del Santuario di Santa Filomena, Don Giuseppe Otorino, che ha benedetto questa nuova fase nella storia della comunità.
Tuttavia, il lavoro non è ancora completato. I volontari sono pronti ad affrontare qualsiasi sfida possa presentarsi loro, ma sono anche aperti ad accogliere nuovi membri. La Misericordia del Baianese è un luogo in cui la solidarietà e la compassione trovano terreno fertile, e l’accoglienza di nuovi volontari è fondamentale per garantire che la comunità continui a ricevere il supporto di cui ha bisogno.
La sede della Misericordia sarà situata in via Aldo Moro a Baiano, una posizione centrale che consentirà un facile accesso per tutti coloro che necessitano dei servizi e del supporto offerti dalla struttura.
Il ritorno della Misericordia nel Baianese è motivo di grande gioia per tutta la comunità.
(Andrea Salvatore Guerriero)