
Si è conclusa con un bilancio estremamente positivo la rassegna culturale svoltasi a Baiano, articolata in quattro giornate intense, dense di contenuti, partecipazione e momenti di autentica condivisione comunitaria. Una manifestazione che ha saputo coniugare tradizione, memoria e teatro, trovando nel Colosseo il suo naturale fulcro catalizzatore.
Al centro del programma, la rappresentazione della celebre commedia Questi fantasmi di Eduardo De Filippo, messa in scena dalla compagnia amatoriale “I Sognattori” per la regia di Franco Pinelli. L’opera è stata proposta in quattro serate consecutive, tutte sold out, confermando il forte richiamo esercitato sull’intera comunità. L’interpretazione ha saputo restituire in pieno lo spirito edoardiano, attraverso una recitazione corale e coesa, capace di valorizzare le specificità di ogni personaggio.
Felice D’Anna ha vestito con grande naturalezza i panni di Pasquale Loiacono, protagonista tormentato dai propri “fantasmi” interiori, in un intreccio psicologico che riflette le ambiguità della società moderna. Al suo fianco, Mariella Del Basso nei panni della moglie Maria, e Antonio Melissa, portinaio Raffaele, che ha saputo regalare momenti di comicità autentica. Il tutto impreziosito da una scenografia curata con precisione da Matteo Monteforte e da un comparto audio-luci gestito con professionalità dai tecnici di Proteatro.
A fare da cornice all’evento teatrale, anche due importanti momenti editoriali. Il primo è stato la presentazione della pubblicazione curata da Antonio Vecchione e Felice D’Anna, che in 80 pagine e un ampio corredo fotografico ripercorre 50 anni di teatro amatoriale a Baiano. Un testo agile ma ricco di significato, che ha visto gli interventi del sociologo Raffaele Sibilio (Università Federico II), del regista Franco Scotto e degli autori stessi.
Il secondo appuntamento editoriale ha segnato la chiusura del ciclo: la presentazione di un opuscolo sui soprannomi tradizionali delle famiglie baianesi. Un lavoro nato quasi per caso, frutto della ricerca condotta da Felice Brandolino e Romeo Lieto e raccolto da Carlo Melissa. Un primo passo di un percorso che, come annunciato dal “trio” degli autori, proseguirà nei prossimi mesi. Il significato e il valore di questa indagine sono stati discussi in un interessante dibattito con il prof. Gianni Amodeo, presidente dell’associazione L’Incontro, il prof. Carmine Montella e il dott. Antonio Vecchione, che hanno sottolineato l’importanza di conservare la memoria collettiva, senza nostalgie paralizzanti, ma in chiave di consapevolezza storica e identitaria.
Impeccabile, per tutta la durata dell’evento, l’organizzazione e l’accoglienza curate da “I Sognattori” in collaborazione con la Pro Loco. Una manifestazione che ha saputo dimostrare quanto la cultura, quando condivisa con passione e autenticità, possa essere vero motore di coesione e crescita per l’intera comunità.
(Andrea Salvatore Guerriero)
Inizio modulo
Fine modulo