«Facevano rabbrividire, complice anche l’oscurità. Ecco perché abbiamo chiamato subito i Carabinieri». E’ il racconto di chi, ieri sera, passeggiando nella villetta Nicola Nappo, in via Nuova Sarno, s’è trovato dinanzi agli occhi quelle due bambole “impiccate”. Erano agganciate alla rete metallica che separa la villa comunale di Poggiomarino al plesso scolastico cittadino. Un macabro avvertimento o, più semplicemente, una bravata di pessimo gusto? Sul ritrovamento, ora, indagano i carabinieri della locale stazione. Saranno i militari dell’Arma a far chiarezza sulla vicenda. In quella scuola, tra l’altro, domenica scorsa si è votato. E qualcuno potrebbe anche ipotizzare un collegamento con le recenti elezioni amministrative. Ma potrebbe trattarsi anche di una banale bravata ad opera degli adolescenti che frequentano la villa, specialmente nelle ore serali. I Carabinieri, intanto, hanno requisito le immagini registrate dalle telecamete di sorveglianza installate all’ingresso della scuola. Le bambole “impiccate” erano due. La più grande, di circa un metro, era senza un braccio. L’altra, più piccola, modello “Barbie”, era posizionata meno in alto, ad altezza d’uomo. Oltre ai dibattiti elettorali, Poggiomarino avrà adesso anche altro di cui parlare. E, come spesso accade in questi casi, c’è anche chi, superata la fase dello sgomento, decide di puntare sulla fortuna “interpretando” il macabro ritrovamento sul libro della Smorfia.