Dopo aver stravinto lo scudetto del 2023 pensare di ripetersi facilmente era forse un’utopia, ma in pochi avrebbero immaginato che il Napoli avrebbe incontrato così tante difficoltà nell’onorare la nuova stagione. Gli azzurri non sono mai apparsi tanto spaesati negli ultimi anni, al punto che Aurelio De Laurentiis è stato costretto a cambiare allenatore più di una volta, finendo col ripiegare su Francesco Calzona nonostante il doppio impegno del mister con la nazionale slovacca. In estate il club era riuscito a trattenere quasi tutti i big della rosa, lasciando partire soltanto Kim Min-jae, per il quale il Bayern Monaco ha esercitato la clausola rescissoria. Tuttavia, l’impegno degli altri punti di riferimento della squadra è sembrato calare alla distanza. Già in autunno si era creata tensione tra Victor Osimhen e il Napoli ed è ormai solo questione di tempo prima che l’attaccante nigeriano venga ceduto. La stagione non è ancora finita, ma si deve già iniziare a pensare a come programmare la prossima.
Rudi Garcia non ha fornito le risposte sperate e il suo sostituto Walter Mazzarri ha ottenuto paradossalmente risultati peggiori. Calzona non può rappresentare di certo il futuro, sia perché il suo profilo non sembra ancora all’altezza di una big della Serie A, sia perché nel corso del suo attuale mandato i problemi della squadra non sono affatto stati risolti. L’anno scorso De Laurentiis scelse prima il nuovo allenatore e solo un mese più tardi il nuovo direttore sportivo, individuato in Mauro Meluso. Alla vigilia del campionato la formazione allora guidata da Rudi Garcia era considerata da pronostici e dai numeri delle scommesse sul calcio tra le grandi favorite per il successo in campionato, ma è bastato poco per vedere cambiate le gerarchie. Forse anche le tempistiche della programmazione estiva hanno inficiato le operazioni di mercato e la formazione del nuovo gruppo. Ad ogni buon conto, nessuno dei nuovi arrivati sul mercato ha fatto la differenza e sul patibolo mediatico è finito soprattutto Natan, sulla carta il vero e proprio sostituto di Kim. Jesper Lindstrom è apparso da subito come un oggetto misterioso, mentre Leander Dendoncker, prelevato a gennaio in prestito dall’Aston Villa, è già scomparso dai radar.
Prima di studiare per bene le prossime mosse di mercato, però, De Laurentiis vuole essere sicuro di affidarsi alle mani di un allenatore esperto. In cima alla lista dei desideri c’è l’ex juventino Antonio Conte, che il presidente aveva già provato invano a corteggiare a novembre, quando è saltata la testa di Rudi Garcia. Conte, però, ha sempre rifiutato l’idea di mettersi alla guida di una nuova squadra a stagione in corso, preferendo plasmare da sé l’organico a disposizione, anche attraverso le richieste sul mercato. Il discorso resta aperto, ma le alternative rimangono comunque importanti. In primis ci sarebbe Gian Piero Gasperini, che ADL aveva già contattato parecchi anni fa portandolo ad un passo dalla panchina azzurra. Anche quello di Stefano Pioli sembra essere un nome papabile, nonostante il mister sia stato spesso criticato al Milan. Thiago Motta sembra inarrivabile e si narra che sia vicino alla Juventus, mentre Raffaele Palladino e Vincenzo Italiano non rappresenterebbero più delle piste particolarmente calde.
Naturalmente, il nuovo Napoli non potrà prescindere dai rinforzi di mercato, anche perché rispetto ad oggi si prospetta un undici titolare molto diverso. Non ci sono certezze sulla permanenza di Alex Meret e Giovanni Di Lorenzo, mentre Piotr Zielinski è già promesso sposo all’Inter, tanto che in vista degli ottavi di Champions League il Napoli lo aveva persino escluso dalla lista UEFA. Evidentemente, svariate operazioni saranno legate alla cessione di Osimhen, che dovrebbe portare alle casse azzurre oltre 100 milioni di euro. De Laurentiis è sempre stato molto scrupoloso per quanto riguarda il prezzo del cartellino dei suoi giocatori e non ha mai accettato offerte che non lo soddisfacessero del tutto. Bisognerà agire in fretta, però.
Insomma, il futuro del Napoli è ancora un’incognita. Non è dato sapere chi sarà il nuovo allenatore e di conseguenza appare ancora più difficile prevedere le prime mosse di mercato. A momenti, comunque, dovrebbe essere ufficializzato l’addio di Meluso, la cui convivenza con il nuovo arrivato Giovanni Manna appare estremamente complicata. La piazza partenopea sta ribollendo: per la stagione 2024/2025 non saranno ammessi così tanti passi falsi.