Avellino (4-4-1-1) Radu; Pecorini (14′ st Laverone), Kresic, Migliorini, Ngawa; Molina, D’Angelo, Di Tacchio, Bidaoui (23′ st Camarà); Morosini (29′ st Ardemagni), Castaldo . A disp.: Lezzerini, Iuliano, Falasco, Marchizza, Rizzato, Paghera, Moretti, Lasik, Asencio. All. Novellino.
Venezia (3-5-2) Audero; Andelkovic, Domizzi, Modolo (8′ pt Cernuto); Zampano, Falzerano, Stulac (41′ st Signori), Suciu, Del Grosso; Zigoni (29′ st Gejio), Moreo. A disp.: Vicario, Gori, Soligo, Fabiano, Pinato, Marsura, Mlakar. All. F. Inzaghi.
Arbitro: Pezzuto di Lecce. Assistenti: Muto di Torre Annunziata e Mastrodonato di Molfetta. Quarto uomo: De Santis di Campobasso.
Note: Ammoniti: Castaldo al 45′ st. Recupero: 2′ pt, 3′ st. Angoli: 12-2.
Reti: 35′ st Moreo (V), 43′ st D’Angelo (A)
di Lucio Ianniciello
Un pari giusto al Partenio Lombardi, le reti bianche avrebbero rispecchiato meglio l’andamento della gara e invece due lampi nel finale hanno cambiato lo score ma non la sostanza. L’Avellino deve ringraziare il suo capitano che a due minuti dal 90′ ha rimesso in sesto le cose. Partita non bella, il Venezia si è dimostrato tosto in difesa, i lupi a scartamento ridotto in attacco. Ci può stare, poteva andare peggio.
In casa Avellino si registrano tante novità, quasi interamente in difesa. Radu e non Lezzerini tra i pali, Migliorini è buttato da subito nella mischia, fasce rivoluzionate con Pecorini e Ngawa, rispettivamente a destra e sinistra, l’altro centrale è il croato Kresic che rimpiazza lo squalificato Suagher, ne fa le spese Marchizza. In attacco la grande sorpresa è Castaldo, Ardemagni parte in panca. Inzaghi col 3-5-2, muro difensivo confermato. A centrocampo Stulac sostituisce lo squalificato Bentivoglio, a sostenerlo ci sono Suciu e Falzerano. La coppia offensiva è composta da Moreo e dall’ex Zigoni. Al 6′ c’è uno scontro duro, Modolo mette a terra Castaldo ma si fa male, deve lasciare il campo. Lo rimpiazza Cernuto. Al 13′ giunge la prima conclusione nello specchio della porta, zuccata di Di Tacchio da corner di Morosini, Audero para facile. Bidaoui “sgomma” sulla sinistra, i lagunari però fanno capolino in area irpina, una torre di Zigoni per Moreo trova attento Migliorini che chiude. Al 21′ Morosini imbecca Castaldo, il colpo di testa non è efficacissimo e per Audero non ci sono problemi. Il Venezia è piuttosto corto, gli spunti di Morosini e Bidaoui sono importanti e così proprio l’ex Brescia all’altezza della bandierina serve Migliorini, la conclusione di piatto del centrale viene ribattuta, sul prosieguo una rovesciata di D’Angelo si perde sul fondo. La risposta arancioneroverde è un tiro di Zampano bloccato da Radu. L’Avellino colleziona calci d’angolo, Morosini tira alto. L’imprecisione di alcune giocate tarpa le ali delle ripartenze biancoverdi, è il caso di Morosini. Al 40′, da punizione, Stulac chiama Radu alla parata plastica. Sul ribaltamento di fronte Molina mette nell’area avversaria, Castaldo non arpiona la sfera. Non ci sono state grosse emozioni in questo primo tempo a reti bianche, duplice fischio di Pezzuto.
Cambi non ce ne sono, si riparte “alla camomilla”. Una bella giocata di Molina sveglia dal torpore, cross sul quale Audero evita che Castaldo vada ad impattare. Dopo 9′ Zigoni tenta la giocata, tiro a giro da fuori area che va oltre la trasversale. L’Avellino cerca di far breccia nel muro lagunare, non c’è verso, Morosini trova opposizione. Novellino cambia un deludente Pecorini per Laverone. E’ un’altra musica con l’aretino, segnali di risveglio su quella corsia. Ci prova ancora Morosini, due volte, una conclusione deviata in corner e un’altra alle stelle. Nella mischia anche Camarà, fuori Bidaoui. Timido squillo del Venezia, colpo di testa alto di Zigoni. Risposta dei lupi con una conclusione telefonata di Molina dalla distanza. Novellino si gioca le due punte, Morosini fa spazio ad Ardemagni. Inzaghi inserisce Gejio per Zigoni. Castaldo sotto porta non riesce a beffare un Audero sempre sul pezzo, non guadagna nemmeno il calcio d’angolo. Dopo pochi giri di lancette giunge la doccia fredda, dal corner di Stulac è Moreo ad anticipare Kresic e a battere Radu di testa. Mazzata per i lupi, ci prova Castaldo due volte, prima con un’incornata fuori bersaglio e poi con un tiro forte ma centrale parato da Audero. In mezzo un contatto in area veneta tra Laverone e Domizzi, ci poteva stare il rigore. A togliere le castagne dal fuoco il solito D’Angelo, zuccata vincente su calcio d’angolo di Laverone. Finisce 1-1, risultato agrodolce per come è arrivato.